Pescara. Appello del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua alle Regioni adriatiche affinché chiedano al Ministero dell’Ambiente e intervengano presso la Commissione Europea sul fatto che sono state autorizzate “decine di richieste dei petrolieri per ricerche in Adriatico con la tecnica dell’airgun negando impatti sull’ambiente marino e, allo stesso tempo, riconosciuto il gravissimo impatto sulla pesca negando in questi giorni con parole inequivocabili l’autorizzazione ad una richiesta della Schlumberger Italiana S.p.a. nel Canale di Sicilia”.
“A nostro avviso – dice la segreteria del Forum H2o – si tratta di un gravissimo caso di schizofrenia tecnica ed istituzionale, visto che le ricerche in Adriatico prevedono l’uso delle stesse metodologie che erano state proposte nel Canale di Sicilia, lo sparo incessante per giorni e giorni di area compressa che provoca un rumore assordante per la fauna ittica (air-gun)”.
“Il ministero dell’Ambiente, quindi, usa clamorosamente due pesi e due misure. In Adriatico, dove è nota la presenza di aree di riproduzione dei pesci, consente il via libera a decine di permessi di ricerca che coprono praticamente l’intero versante italiano del mare Adriatico”.
“Auspichiamo un intervento delle Regioni adriatiche a difesa del mare Adriatico e delle attività economiche che vi si svolgono, per chiedere conto al Ministero dell’Ambiente di questa diversità di giudizio su progetti analoghi. Riteniamo che il caso vada portato a livello comunitario in quanto il Ministero dell’Ambiente non ha coinvolto gli altri paesi che si affacciano sull’Adriatico nella valutazione di tutti questi progetti attraverso procedure di VIA transfrontaliere previste dalle convenzione internazionali”.