Pescara. Ancora una volta Abruzzo agli ultimi posti in Italia in materia di credito:
i prestiti alle imprese artigiane, a giugno di quest’anno, sono calati dell’8% (-5,8% in Italia), cioè 82 milioni di euro in meno, rispetto allo stesso mese del 2015, dato che colloca la regione al terzultimo posto della graduatoria nazionale, stessa posizione registrata a marzo.
L’ammontare totale del credito concesso all’artigianato in Abruzzo è pari a 936 milioni di euro. E’ quanto emerge da un approfondimento che Confartigianato Abruzzo ha condotto su un’indagine del Centro studi della Confederazione nazionale.
Dopo quello del marzo scorso (-8,6%), il dato è anche uno dei peggiori tra quelli registrati negli ultimi due anni, tutti negativi: nel 2014 -1,7% a giugno, -2,1% a settembre e -5,3% a dicembre; nel 2015 -7% a marzo, -8% a giugno, -8,1% a settembre e -4,5 a dicembre; nel 2016 -8,6% a marzo.
A livello provinciale, i dati peggiori si registrano a Chieti, che, con il -13,9%, si classifica al 108esimo posto della graduatoria nazionale (credito concesso pari a 262 milioni di euro); seguono Teramo (-7,9%, 94esima posizione; 257 mln) e Pescara (-6,2%, 66esima posizione; 221 mln). Seppur con il segno meno e nonostante un lieve peggioramento, registra il risultato migliore d’Abruzzo e uno dei migliori d’Italia la provincia dell’Aquila: -1,3%, terzo posto della graduatoria nazionale (197 milioni di euro).
“Il calo generalizzato di credito concesso alle imprese artigiane in Italia non risparmia neanche l’Abruzzo – commenta il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco – E’ indispensabile da un lato che la Regione ci dia garanzie e certezze sui tempi di pubblicazione del bando per migliorare l’accesso al credito delle Pmi abruzzesi per il tramite dei Consorzi Fidi, dall’altro che le banche riducano gli spread applicati. Il tempo è scaduto, servono risposte e soluzioni immediate”.