È di 20 morti il bilancio del vile attacco terroristico avvenuto ieri sera a Dacca, tra le vittime anche nove italiani. Gli ostaggi sono stati torturati e uccisi a colpi di arma da taglio. Renzi: “Gli italiani sono colpiti ma non piegati”.
Tutto è iniziato alle 20.45 , ora locale, quando un commando islamista affiliato al fantomatico stato islamico fa irruzione in un bar-ristorante di Dacca, capitale del Bangladesh. Alcuni degli avventori riescono a fuggire ma in molti restano nelle mani dei terroristi che, stando alle prime testimonianze, cercano subito di individuare gli “infedeli”, i dettagli sono raccapriccianti, chi non è in grado di recitare il corano viene torturato e poi ucciso con armi da taglio, forse dei machete.
Nel frattempo, all’esterno del locale, le forze di sicurezza isolano l’area e tentano di stabilire un contatto con gli assalitori che tuttavia fanno subito capire di non avere alcuna intenzione di dare il via ad alcuna trattativa. Passano le ore, fino a quando il blitz dei reparti speciali bengalesi entra in azione, lo scontro è estremamente violento, sei tagliagole vengono uccisi e tredici ostaggi liberati ma per altre venti persone è troppo tardi.
La presenza di cittadini italiani tra gli ostaggi era stata segnalata sin dall’inizio di questa orrenda vicenda, tuttavia non era chiaro ne il loro numero ne quanti tra loro fossero tra le vittime accertate . Solo oggi pomeriggio, il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha confermato che i connazionali presenti nel ristorante al momento dell’attacco erano undici, di questi uno è riuscito a fuggire, un altro è tutt’ora considerato disperso mentre in nove sono rimasti vittima dei vili miliziani dell’Isis insieme ad altre 11 persone.
La premier bengalese Sheikh Hasina ha dichiarato : “Si è trattato di un’azione estremamente orribile che genere di musulmani sono queste persone? Non hanno alcuna religione” mentre il Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, intervenendo su quanto accaduto ha detto : “Di fronte all’ennesima tragedia di un estremismo radicale di matrice islamica che continua a trascinare nel sangue le storie di innocenti di tante parti del mondo, credo che sia il momento in cui l’Italia tutta insieme, tutta intera, tutta unita, oggi dia un messaggio di dolore e di compassione, oggi possa piangere le lacrime della solidarietà e del cordoglio, ma dia anche un senso di grande determinazione, forza e decisione: l’Italia non arretra . Davanti alla follia di chi vuole disintegrare la vita quotidiana – ha concluso Renzi – gli italiani sono colpiti ma non piegati”.