Laureata e disoccupata: la lettera di una giovane abruzzese

Riceviamo pubblichiamo una lettera aperta di una giovane abruzzese

 
Ho 33 anni, laureata in Psicologia.
Scrivo questo piccolo sfogo in quanto sono diversi anni che provo ad entrare nei servizi di Assistenza domiciliare, Assistenza scolastica, educatore.
In tutti questi anni, nonostante le mie qualifiche non sono mai riuscita ad avere un colloquio.
Vedo però lavorare all’interno di questi servizi (anche con nuove assunzioni) persone senza alcun titolo e specializzazione.
Oltre ad essere abbastanza delusa da ciò, mi chiedo in che modo queste persone, senza aver studiato, possano operare all’interno di tali servizi.
Come riescono a lavorare con persone Diversamente Abili se non conoscono alcun metodo d’intervento mirato al miglioramento psico/motorio della persona?
Perché tali “Educatori”, senza aver studiato, fatto corsi, tirocinio continuano ad operare in questo settore?
E’ deludente investire passione, soldi e tempo in una Laurea che comunque non ti porta a nulla.

Lettera Firmata

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