Pescara. “L’Abruzzo della gestione D’Alfonso si conferma ancora una volta, purtroppo, una Regione lenta specializzata nelle retromarce anche in Sanità. Così accade con i 1.100 precari delle Asl (con rapporto di lavoro flessibile) che in seguito al Decreto commissariale n.5 del 2015 rischiavano di rimanere all’improvviso senza lavoro, con la scusa di ridurre le spese, gettando nel caos il sistema sanitario abruzzese.
Nel mese di aprile Forza Italia era intervenuta per chiedere un intervento immediato e modificare quel Decreto onde evitare pesanti disservizi e solo oggi, dopo ben 7 mesi sprecati inutilmente, D’Alfonso si è reso conto che avrebbe messo k.o. la sanità abruzzese, riducendo i livelli essenziali di assistenza, e ha deciso di recepire totalmente le nostre puntuali osservazioni”.
E’ quanto dichiarano in una nota i Consiglieri regionali di Forza Italia che spiegano come “con clamoroso e ingiustificabile ritardo, con il decreto commissariale n.105/2015 del 19 novembre scorso, si revoca il precedente decreto n.5/2015, rilevando che quanto stabilito con quel provvedimento “porrebbe a serio rischio la corretta erogazione dei livelli di assistenza in relazione al fatto che la gran parte del personale con rapporto di lavoro flessibile è necessaria al fine di garantire le prestazioni funzionali all’erogazione dei Lea).
Per questo con il nuovo decreto si stabilisce che “ a decorrere dall’anno 2015 la spesa che potrà sostenere per detti contratti dovrà progressivamente ridursi in funzione del raggiungimento dell’obiettivo fissato nella misura del 50% di quella sostenuta nel 2009, da raggiungersi entro il 2017, nonché l’obbligo di assicurare una corretta e continua erogazione dei LEA”.
“Quindi – spiegano i Consiglieri di opposizione – il Commissario D’Alfonso, seppur con ritardo e dopo aver già determinato effetti negativi sul sistema sanitario , ha preso atto nelle nostre controdeduzioni riportandole nel nuovo decreto.
E’ bene ricordare che con la risoluzione presentata da Forza Italia (14 aprile 2015) si chiedeva di modificare il decreto commissariale n.5 del 2015 stabilendo che l’obiettivo di portare la spesa del personale flessibile delle Aziende Sanitarie al livello del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009, si raggiungesse gradualmente, tenendo conto dei tempi tecnici necessari per l’espletamento dei concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato di quelle medesime figure a tempo determinato, al fine di salvaguardare l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza ed eliminare al tempo stesso il precariato”.