Morro d’Oro. La strada provinciale SP 21 è un’importante bretella per la viabilità della nostra zona, infatti serve (per una parte) a collegare due storiche strade statali: la SS. 150 (Roseto – Montorio al Vomano) con la SS. 80 (Giulianova – L’Aquila). Noi morresi la chiamiamo “La Salara”. Molti automobilisti la percorrono perché, con essa,“tagliano” molto, andando dalla valle del Vomano a quella del Tordino.
Molti sono i lavoratori che quotidianamente si recano nella zona industriale di Mosciano a lavorare in una grossa azienda per la trasformazione delle carni e molti sono i residenti che percorrono la SP 21 per tornare a casa. Quelli più vecchi tra noi ricordano la mitica Salara quando era una lingua bianca tra le campagne di Cerulli, una strada ‘mbrecciata. I pullman di Caprini (Osmi) che portavano gli studenti di Pagliare alla Scuola Media di Morro D’Oro viaggiavano lungo la Salara circondati da una nuvola di polvere bianca semovente. Poi nel 1980 finalmente la Salara fu asfaltata!
È vero che alcuni tratti della provinciale sono da sempre soggetti a frane, ma la situazione attuale della Salara è incresciosa. Transitando per essa non possiamo fare a meno di rimpiangere la strada ‘mbrecciata e la cura che si aveva del territorio in quel tempo. A proposito, ricordate il periodo in cui lungo i tratti delle Statali e delle Provinciali in Italia operavano gli Stradaroli? Lavoravano da soli. Ognuno di loro aveva un tratto assegnato.
Conoscevano tutto di quel tratto di strada: potevano prevenire le frane, “acciarravano” i cespugli che costeggiavano la strada, ripulivano i “chiavicotti” ossia i tunnel per il passaggio dell’acqua piovana da monte a valle verso il torrente sottostante, conoscevano perfino i nidi costruiti dei merli nel pezzo di strada affidato loro. Faccio un elogio incondizionato agli Stradaroli di una volta. Adesso invece tutto è stato modernizzato. È talmente moderna La Salara che, oltre ad essere una strada di collegamento, può anche essere considerata una pista per gimkana automobilistica. Pozze da evitare, tratti in contropendenza, pezzi di asfalto sprofondati con relativo restringimento di carreggiata, dislivelli per salti con atterraggio da brivido, c’è di tutto! Quando si dice la modernità!
Agone