Per le Google Car, l’ambizioso progetto di Big G di vetture in grado di guidare “da sole”, senza conducente, scatta una nuova fase di test. Il veicolo, successivo a quello svelato lo scorso maggio, abbandonerà i circuiti di prova per debuttare sulle strade pubbliche della California. I primi test partiranno quest’estate nei quartieri vicino alla sede di Google a Mountain View.
Google, come annunciato nel proprio blog, per la nuova sperimentazione partirà con 25 unità, ma punta a realizzarne tra le 50 e le 100 da testare anche in condizioni diverse, in collina o con la pioggia. L’obiettivo ultimo, ha affermato il co-fondatore di Google Sergey Brin, è avere auto completamente controllate dai computer che eliminino l’errore umano, fattore stimato come causa del 90% del milione e 200mila incidenti che avvengono su strada ogni anno nel mondo.
Il prototipo di Google Car che debutterà sulle strade pubbliche può guidare, frenare, riconoscere ostacoli e pericoli su strada senza intervento umano. La nuova vettura non potrà comunque superare una velocità di 25 miglia orarie (poco più di 40 km/h) ed è elettrica, va “ricaricata” ogni 80 miglia (circa 130 km). All’inizio avrà anche volante e pedali perché le normative californiane li richiedono, e sarà provata con un umano all’interno.
Nel frattempo Google ha aperto nuove posizioni lavorative per i Google Glass o meglio per una nuova “famiglia” di prodotti simili. Il progetto come lo abbiamo conosciuto finora è stato “messo in pausa” mesi fa e a capo della divisione è arrivato Tony Fadell, papà dell’iPod di Apple.
L’AUTO SENZA PILOTA DEBUTTA IN SVIZZERA
Anche la Svizzera ha autorizzato in via sperimentale la circolazione delle auto senza pilota. La dimostrazione è stata organizzata dalla compagnia telefonica Swisscom in collaborazione con il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni e l’Autonomos Labs in Germania.
La vettura che ha circolato a Zurigo è una Volkswagen Passat Wagon trasformata per ‘eliminare’ il pilota. La compagnia telefonica afferma però non voler emulare Google o Apple. Secondo Christian Petit, responsabile enterprise customers di Swisscom il progetto “porta sulle strade un tipo d’innovazione strettamente collegata all’interconnessione e all’interazione con l’ambiente”.
La Passat, strettamente di serie nella meccanica – se non per quello che riguarda la robotizzazione dello sterzo, dei freni e dell’acceleratore – è stata dotata di una complessa serie di sensori (laser-scanner, radar e videocamere) oltre che di un computer alloggiato nel bagagliaio.
Un software speciale analizza i dati, riconosce le condizioni della strada e impartisce gli ordini di guida. Il computer può così rilevare le corsie e i margini della strada, monitorare la presenza degli altri veicoli e dei pedoni e guidare, controllando traiettoria, velocità e frenata in totale autonomia, senza alcun intervento da parte del pilota. La compagnia telefonica non ha però intenzione di emulare Google o Apple nella costruzione di una propria auto senza pilota.
“Swisscom non diventerà un produttore di auto – ha detto Petit – ma l’innovazione nel settore automobilistico di domani sarà incentrata sull’interconnessione con l’ambiente. L’auto che guida da sola è quindi un ottimo esempio”.