Atri. Un’esperienza personale, la nascita della figlia nel nosocomio atriano, fa cambiare idea ad un cittadino giuliese che lancia un appello alle istituzioni: ‘non chiudete il punto nascita di Atri…. Si può ancora nascere in un’eccellenza della ASL teramana”.
LA LETTERA INTEGRALE
“Sono un giuliese e il giorno di Pasqua è nata mia figlia. Un’esperienza stroardinario in uno splendido reparto. Da ignorante anche io non conoscevo quella realtà, pensavo fosse un reparto finito ormai da chiudere, forse quello che penseranno un po’ tutti, invece è stato il paradiso per mia figlia, per la mia compagna, per me, per gli amici e parenti. Nel punto nascita di Atri ho trovato disponibilità, gentilezza in ogni cosa e ad ogni ora, ma soprattutto il reparto è strutturato come un hotel. Confort e servizi che solo una clinica a pagamento può forse darti. Si tratta di una vera e propria eccellenza teramana. Vorrei dire a tutti che fino a che sarà aperto, il punto nascita di Atri è il miglior punto nascita che abbiamo a Teramo. Per la mia esperienza vorrei ringraziare la ginecologa, Laura di Giacomantonio, il ginecologo, Camillo Di Giulio, la Puericultrice Rita, l’infermiera Renza e l’ostetrica Sabrina. Grazie ancora a tutto il personale del reparto nascita di Atri. Vorrei ricordare a tutti gli abitanti della provincia teramana che Atri è vicina a Pescara, dove c’è l’unico ospedale con Terapia intensiva neonatale, che Teramo non ha. Prima che sia troppo tardi ricordo ancora che si può ancora nascere in un’eccellenza dellaASL di Teramo, ed è il punto nascita di Atri”.
Lettera firmata
CHIUSURA PUNTI NASCITA IN ABRUZZO