Nasce il Museo di David Bowie: un archivio permanente a Londra

Fervono i lavori a Londra per la collezione permanente dedicata a David Bowie, composta da 90mila oggetti che raccontano la vita e la carriera di una delle icone più influenti del ventesimo secolo

Sono trascorsi otto anni dalla morte di David Bowie che fece appena in tempo a pubblicare il suo ultimo album di inediti Lazarus prima di morire il 10 gennaio del 2016.

David Bowie
David Bowie sul palco, è morto a 69 anni nel 2016 – Credits ANSA (abruzzo.cityrumors.it)

Il Duca Bianco, così come era soprannominato da sempre nel mondo del rock, era malato da tempo: ed ebbe la forza e il coraggio di intraprendere un percorso artistico non facile. Raccontare con il suo ultimo disco, Blackstar, la malattia, la sua evoluzione e quella che già sapeva sarebbe stata il suo esito. La morte…

David Bowie e la morte

“Non credo nella morte e non la vedo come una nemica – aveva dichiarato David Bowie in una delle sue ultime interviste – da sempre quello che cerco di fare è reinventarmi, rinascere, rendere le cose che credo in studio e sul palco in qualche modo più durevoli della mia forma fisica e mortale. Sono riuscito a scendere a patti in qualche modo con quello che dovrà accadere. E accetto la mia prossima evoluzione serenamente…”

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David Bowie è mancato il giorno dopo aver compiuto 69 anni. E la notizia della sua morte contribuì da una parte a portare ai vertici della classifica Blackstar, ma dall’altra anche a rilanciare tutta l’attenzione verso una produzione artistica straordinariamente creativa e ricca di immagini.

Una carriera straordinaria

Con 98 album pubblicati, 27 dei quali di inediti oltre a una serie enorme di raccolte, greatest hits e dischi dal vivo, David Bowie è stato uno degli artisti rock più prolifici degli ultimi cinquant’anni. Una storia cominciata fin da quando decise il suo nome d’arte – Bowie, la marca di un coltello – al posto di quel cognome così comune – all’anagrafe era David Robert Jones – che avrebbe poi caratterizzato tutta la sua carriera.

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Secondo gli ultimi dati David Bowie si avvia verso i 150 milioni di dischi venduti e resta nella Top Five degli artisti più remunerativi di sempre. La moglie Iman e i suoi figli – Duncan, sceneggiatore e regista di successo – e Alexandria, che oggi ha 24 anni ed è nata proprio dal suo secondo matrimonio con la modella di origini somale, amministrano una vera fortuna. Gran parte della quale è destinata alla fondazione che porta il nome di Bowie.

La collezione di David Bowie

Bowie ha sempre dedicato moltissima attenzione a preservare tutto quello che riguardava le sue opere. E non solo canzoni e brani: ma anche strumenti, costumi di scena, libri di appunti, bozze e schizzi. Tant’è che subito dopo la sua morte la prima preoccupazione di sua moglie e di Lexi fu proprio quella di ‘blindare’ dalla fame dei collezionisti ogni oggetto. L’idea era quella di creare un grande museo che, dopo due anni di raccolta, archiviazione e catalogazione, finalmente è in dirittura d’arrivo.

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Il David Bowie Centre for the Study of Performing Arts aprirà ufficialmente il 13 settembre 2025 presso il nuovo V&A East Storehouse, situato nel Parco Olimpico Queen Elizabeth a Stratford. L’annuncio segna il culmine di anni di attesa e speculazioni sulla sorte dell’immenso archivio dell’artista.

David Bowie
Uno dei classici tra i personaggi di David Bowie – Credits ANSA (abruzzo.cityrumors.it)

Un archivio straordinario per il Museo di David Bowie

Il Victoria & Albert Museum (V&A), incaricato dalla famiglia della rockstar di vincolare e amministrare il lascito di Bowie, ha già incassato quasi 20 milioni di euro da sponsor e dalla fondazione del musicista per la realizzazione del Museo.  L’archivio comprende una vasta gamma di oggetti che coprono sei decenni di carriera, fino all’uscita dell’ultimo album di Bowie.

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Già negli anni precedenti alla scomparsa del Duca Bianco si era discusso della possibilità di realizzare un museo che celebrasse il suo straordinario lascito artistico. L’uscita del video Lazarus, il primo singolo di Blackstar, nel quale un Bowie sofferente recitava parzialmente nascosto da un sudario, considerato un autentico testamento culturale e spirituale del musicista, aveva ulteriormente acceso l’attenzione sul patrimonio lasciato dall’artista.

Cosa aspettarsi dalla mostra

Il David Bowie Centre rappresenta un’opportunità unica per esplorare il mondo di Bowie. L’archivio include costumi iconici come quelli di Ziggy Stardust, disegnati da Freddie Burretti, le creazioni stravaganti di Kansai Yamamoto per il tour di Aladdin Sane e il celebre cappotto Union Jack disegnato insieme ad Alexander McQueen per la copertina dell’album Earthling.

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Per gli amanti del cinema, la collezione offre collage fotografici dal film L’uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg, Furyo, Absolute Beginnesr, Basquiat, Labyrinth, The Prestige (interpretava o panni di Nikola Tesla) fino all’ultimo Twin Peaks, uscito dopo la sua morte, e la sua collaborazione più bizzarra in Zoolander.

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Gli appassionati di letteratura potranno ammirare esempi del metodo “cut up” di scrittura, introdotto a Bowie da William Burroughs oltre a numerosi testi scritti a mano dall’artista come Heroes, Ashes to Ashes e Fame, e moltissimi disegni. Bowie era anche un apprezzato e quotatissimo pittore.

David Bowie
Una delle maschere disegnate personalmente da Bowie – Credits ANSA (abruzzo.cityrumors.it)

David Bowie, un mito che vive ancora

Il contributo di David Bowie alla cultura popolare è incalcolabile. Come ha sottolineato Nile Rodgers, collaboratore e amico di lunga data dell’artista… “Bowie non si limitava a creare arte, lui stesso era pura arte, inimitabile e in certi casi irraggiungibile”.

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L’archivio comprende inoltre oggetti personali, come lettere e appunti mai mostrati prima, rivolti alla famiglia e ai collaboratori più stretti. Sarà possibile ammirare scenografie, copertine di album, premi e strumenti personali dell’artista e una immensa collezione fotografica.

Quando e dove

Il V&A East Storehouse aprirà ufficialmente il 31 maggio 2025, sarà la nuova casa del museo dedicato a Bowie. Situato a Stratford, nel cuore del Parco Olimpico Queen Elizabeth, rappresenta una delle più importanti espansioni del V&A. L’apertura del David Bowie Centre il 13 settembre 2025 promette di essere un evento imperdibile per fan e appassionati di arte e cultura.

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