Un anno di lavoro si trasforma in 18 mesi di contributi: trucco INPS da sfruttare subito

Forse non lo sai ma potresti andare prima in pensione grazie ad un trucco: 12 mesi di contributi a volte possono valere 18.

Quando parliamo di pensioni non bisogna mai dare nulla di scontato perché tutto è sempre in continuo fermento e, dunque, tutto può cambiare da un momento all’altro. Nemmeno la matematica torna quando si parla di sistema previdenziale: a volte un anno di contributi non vale come 12 mesi.

Come sfruttare il bonus inps
Un anno di lavoro si trasforma in 18 mesi di contributi: trucco INPS da sfruttare subito

Talvolta vale di meno mentre a volte vale di più. Ci sono situazioni in cui 12 mesi di contributi non valgono 12 ma 18. E questo significa una sola cosa: si può andare in pensione prima. vantaggio non da poco che, però, in pochi conoscono. Si tratta di un trucco assolutamente legale, approvato dall’Inps.

Come ormai sappiamo i contributi rappresentano il fattore più importante quando parliamo di pensioni. Infatti dai contributi dipende l’importo dell’assegno previdenziale che andremo a ricevere ma non solo: i contributi sono importanti in quanto da essi dipende la possibilità stessa di andare in pensione oppure no.

Contributi: in questi casi 12 mesi valgono come 18

Buone notizie dall’Inps: migliaia di lavoratori potranno andare in pensione in anticipo grazie ad un bonus contributivo. Si tratta di una sorta di “surplus di contributi”. In alcuni casi, infatti, 12 mesi di contribuzioni vengono conteggiati come 18. Vediamo chi può sfruttare questa opportunità.

Bonus Inps come sfruttarlo per la pensione
Puoi andare prima in pensione grazie ad un bonus contributivo-Abruzzo.cityrumors.it

La matematica non è un’opinione ma ci sono dei trucchetti – legali sia chiaro – per aggirarla. Trucchi ammessi dall’Inps che consentono ad alcuni lavoratori di andare in pensione un po’ prima. Come anticipato i contributi sono il fattore in assoluto più importante quando parliamo di pensioni.

Essi sono importanti per due ragioni: salvo rarissimi casi in cui è possibile accedere alla pensione con pochissimi contributi, normalmente senza aver raggiunto una soglia minima contributiva non è possibile uscire dal lavoro; dal 1996 in avanti, inoltre, l’importo degli assegni previdenziali dipende dai contributi versati e dal loro valore. Ma sui contributi vige ancora molta confusione.

Non tutti sanno, ad esempio, che non sempre 12 mesi di contributi valgono effettivamente 12: a volta valgono meno. Per chi ha un reddito inferiore a 10.500 euro all’anno un anno di contributi non vale come 12 mesi ma vale meno. In alcune situazioni, al contrario, un anno di contribuzione non vale 12 mesi ma ne vale 18.

Già: dopo il bonus di 5 mesi per uscire prima dal lavoro, ora arriva anche il bonus contributi che si rivolge a chi ha iniziato a versare i contributi prima di aver compiuto 18 anni. In questo caso, ogni anno di contribuzione versata prima della maggiore età, varrà come 1 anno e mezzo. Di conseguenza chi ha iniziato a versare i contributi a 16 anni, tra i 16 e i 18 anni avrà accumulato non due anni ma tre anni di contributi.

Questo beneficio, tuttavia, è riservato solo ai lavoratori contributivi puri: cioè a coloro che hanno iniziato a versare i contributi a partire dal 1996, anno in cui il sistema di calcolo contributivo delle pensioni ha preso il posto del sistema di calcolo retributivo.

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