Quando si parla di pensioni, anche qualche mese fa la differenza. Grazie ad un bonus puoi accedere alla pensione in anticipo.
Il desiderio più grande della maggior parte degli italiani è quello di riuscire ad andare in pensione con un po’ di anticipo rispetto a quanto ha stabilito l’ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero. Dal 2011 in poi, infatti – dall’entrata in vigore della Legge Fornero – è necessario attendere di aver compiuto almeno 67 anni per poter smettere di lavorare.
Ma non è tutto perché per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario anche avere almeno 20 anni di contributi e aver maturato un assegno previdenziale pari o superiore all’importo dell’assegno sociale che, per il 2024, corrisponde a 534,41 euro al mese.
Nei prossimi anni l’età pensionabile aumenterà ancora per stare al passo con l’aspettativa della durata media della vita che continua a salire. Pertanto tra qualche anno non potremo smettere di lavorare neppure a 67 anni. C’è un modo però per “fuggire” dal lavoro con un po’ di anticipo. C’è un bonus di 5 mesi di cui conviene approfittare subito.
In pensione prima grazie a questo bonus
Non tutti dovranno attendere di aver spento 67 candeline sulla torta di compleanno per poter smettere di lavorare e godersi la tanto attesa pensione. Alcuni, grazie ad un bonus poco conosciuto, possono accedere alla pensione di vecchiaia con 5 mesi di anticipo.
Cinque mesi non sono molti ma sono comunque qualcosa quando si parla di pensione anticipata. Senza contare che la vita è imprevedibile e va vissuta giorno per giorno. Pertanto se si ha l’opportunità di smettere di lavorare cinque mesi prima e avere più tempo per se stessi e per i propri affetti, perché non farlo?
Non tutti ne sono a conoscenza ma c’è un modo semplicissimo per accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni e 5 mesi anziché a 67. Ogni biennio i requisiti per l’accesso alla pensione vengono adeguati all’andamento della durata media della vita. L’ultimo innalzamento c’è stato in data nel 2019 quando l’età pensionabile è stata portata da 66 anni e 7 mesi a 67 anni.
Poi, causa pandemia di Covid, non c’è più stato nessun adeguamento. Il prossimo avverrà a breve. Però c’è una categoria che è stata esclusa dall’adeguamento avvenuto nel 2019: si tratta di chi svolge lavori usuranti o gravosi o chi lavora di notte. Costoro, infatti, possono ancora accedere alla pensione a 66 anni e 7 mesi: cioè 5 mesi prima rispetto alle altre categorie.
Per poter sfruttare questa possibilità, però, non è sufficiente avere solo 20 anni di contributi: ne servono almeno 30. Per quanto riguarda l’assegno previdenziale non vi è nessuna penalizzazione anche se, ovviamente, andando in pensione un po’ prima, il coefficiente di trasformazione sarà un po’ più basso e, dunque, l’importo della pensione sarà leggermente inferiore.