Triestino, 51 anni, sarà il nuovo responsabile del settore giovanile neroverde e allenatore della squadra di serie C. «Ho trovato l’ambiente, il progetto e le idee giuste per iniziare un nuovo percorso. Si parte da una buona base, ma ci sarà comunque molto da lavorare»
Nocciano. La Pallavolo Teatina persegue con coerenza la politica di puntare forte sul proprio settore giovanile. Dopo l’acquisizione del titolo di serie C nella scorsa estate, che ha dato opportunità di crescere e fare esperienza alla propria Under 15, la società neroverde potenzia ulteriormente il progetto scegliendo, come nuovo responsabile del settore giovanile, il tecnico triestino Paolo Gattimolo. Classe 1970, vanta alle sue spalle una già lunga esperienza in tutte le categorie giovanili e in tutte le serie nazionali fino alla B1, sempre affrontate con il compito di far crescere le atlete più giovani. Spesso ha svolto l’incarico di direttore tecnico, formando non solo giocatrici ma anche giovani allenatori, altre volte coordinando staff di allenatori già esperti e qualificati. Tra gli incarichi recenti, ha lavorato nel giovanile e in B2-B1 con la Pallavolo Scandicci (FI), nel giovanile e in B2 con il Cus Siena, nel giovanile, in B2 (Under 18) e in D (Under 16) con la US Torri (VI). Oltre alle vesti di allenatore, si è inoltre imposto negli ultimi anni come ricercatore e innovatore nel campo delle metodologie di allenamento.
Nella Pallavolo Teatina, Gattimolo sarà l’allenatore della formazione, composta prevalentemente da giocatrici classe 2006 e 2007, che milita nel campionato di serie C. Oltre a ciò, coordinerà l’intero settore giovanile, in stretta sinergia con gli allenatori impegnati nei campionati di categoria Under 18, Under 16 e Under 14, e supervisionerà i progetti “Playlandia”, rivolto ai bambini tra i 3 e i 5 anni, e “S3”, rivolto ai bambini tra i 5 e i 10 anni. Legandosi a lui, alla sua esperienza e alla sua professionalità per i prossimi tre anni, la Pallavolo Teatina è certa di fare un deciso passo in avanti verso un settore giovanile sempre più strutturato ed efficiente, che ponga la società tra i punti di riferimento a livello nazionale.
«Già il modo in cui sono stato contattato dalla Pallavolo Teatina mi ha fatto pensare che tornare da queste parti era destino. La prima telefonata in realtà è stata dell’ex presidente del Sambuco Volley, società per cui avevo lavorato nel 2011-2012, Erminio Diodato, con cui ho conservato ottimi rapporti e una grande stima reciproca, nonostante la nostra collaborazione sia stata un po’ burrascosa ai tempi. Il suo entusiasmo per il mio modo di lavorare, da una parte, e per il progetto della Pallavolo Teatina, dall’altra, credo siano stati molto importanti per far scoccare la scintilla da entrambe le parti. Ho scelto la Pallavolo Teatina perché, sin dai primi colloqui, ho capito di aver trovato l’ambiente e il progetto giusti per costruire qualcosa di buono. C’è la volontà, da parte della società, di impostare un certo tipo di lavoro, che deve produrre l’obiettivo di fornire alla prima squadra, nel corso degli anni, un numero crescente di giocatrici “fatte in casa”. Ovviamente, non si può pensare di tirar fuori dal vivaio dieci giocatrici in un colpo solo, magari ne usciranno due-tre all’anno, e magari qualcuna non arriverà fino in B1 o in serie A, ma avremo comunque formato un circuito di giocatrici, un movimento virtuoso che potrà solo crescere con il tempo. Sono stato in Abruzzo solo pochi giorni, ho visto alcuni video, ma non conosco ancora bene le ragazze che abbiamo a disposizione. Ho capito, comunque, che partiamo da una buona base di partenza, un progetto già avviato ma sul quale dovremo innestare il nostro impegno e tanto lavoro».