Chieti. Seconda delle tre partite “terribili” che decideranno la stagione della Pallavolo Teatina: dopo la grande impresa di Ladispoli e in attesa del derby contro la Virtus Orsogna, ecco la sfida interna contro Casal de’ Pazzi. Composta interamente da ragazze under 16, la squadra laziale occupa la quinta posizione in classifica, anche se è reduce dall’inattesa sconfitta interna di sette giorni fa contro la Virtus Roma (2-3 dopo essere stata avanti 2-0). Ormai fuori dai giochi playoff, Casal de’ Pazzi arriverà a Chieti con tutto l’entusiasmo e la leggerezza di una squadra giovane che non ha nulla da perdere. Culiani e compagne, dal canto loro, ripartono dalla vittoria di Ladispoli: due set giocati da grande squadra, poi la prevedibile reazione delle avversarie, il rammarico per un terzo set perso ai vantaggi ma anche la grande reazione di un tie-break vinto con autorevolezza. Era importante vincere, sono arrivati due punti che hanno blindato i playoff, avvicinato il secondo posto e dato risposte importanti a Giorgio Nibbio. Ne è rimasta soddisfatta anche Ilaria D’Angelo:
“Ladispoli è una squadra ben attrezzata ed è anche cresciuta molto nel girone di ritorno. I primi due set siamo andate come treni, vincendo anche con parziali netti. Nella terza frazione ci hanno preso le misure, come è giusto che sia, e lo scontro è stato alla pari. Potevamo sicuramente sbagliare meno in quei momenti, ma non me la sento di dire che siamo state “sprecone” e che abbiamo buttato un punto. Abbiamo fatto un’ottima gara, era uno scontro diretto che dovevamo vincere, e ci siamo riuscite. Quanto alla sfida di domani, Casal de’ Pazzi è una squadra composta da giovani molto promettenti: auguro a quelle ragazze, ma sono sicura che andrà così, di giocare presto in categorie superiori, perché hanno tutte un potenziale incredibile. Come tutte le squadre giovani hanno poca esperienza e sono imprevedibili, nel bene e nel male: possono battere la prima in classifica come perdere con l’ultima. Il risultato della gara di Chieti, qualunque possa essere, non comprometterà in alcun modo il loro campionato, quindi arriveranno qui sciolte e spensierate. Sono giocatrici molto fisiche e molto alte, nonostante siamo ancora “ragazzine”… insomma, avremo “una bella gatta da pelare”. Della gara d’andata ho brutti ricordi: non ebbi modo di farmi valere a pieno, per via di alcuni scontri con l’allenatore di quel momento, ma credo che quel poco che mi fu concesso di dare sia stato comunque determinante. Giocammo come una vera squadra, compatte e unite, e il disaccordo che c’era, ed era evidente, tra noi e l’allenatore non solo non ci distrasse, ma anzi ci fece unire ancor di più. Con l’arrivo di Giorgio Nibbio la mia crescita personale è stata evidente, ma anche quella di tutta la squadra: il nostro gioco è cambiato, è migliorato, ed è tutto merito del nuovo mister. Sono molto soddisfatta e spero che riusciremo a raccogliere anche domani i meritati frutti del nostro lavoro”.