Ortona. Come già più volte annunciato in queste settimane, la Tombesi 2019/2020 sarà una squadra profondamente diversa da quella che ha concluso la precedente stagione. Uno staff tecnico integralmente nuovo, un roster assai rinnovato, ciò che però resterà sempre uguale sarà la società: un gruppo di amici che da otto anni collaborano per realizzare, giorno dopo giorno, un sogno in comune. Nicola Barone, prima segretario e ora vicepresidente della Tombesi, è stato parte dell’organigramma societario sin dalla sua fondazione, nel 2011, e si appresta a vivere la sua nona stagione nel mondo del futsal:
“Sì, il mio posto è ancora qui. Qualche settimana fa avevo seriamente pensato di lasciare, perché otto anni vissuti intensamente, sempre in prima linea, a risolvere piccoli e grandi problemi, ad affrontare questioni e a “combattere” contro tutto e tutti si facevano sentire. Non c’entra nulla il finale amaro della scorsa stagione, era propria una questione di stanchezza, unita al desiderio di dedicare più tempo alla mia vita personale, agli affetti, perché arrivati ad un certo punto capisci che è anche giunto il momento di “sistemarsi”. Ne parlai con il presidente, al quale mi lega un rapporto umano prima ancora che professionale, e lui è riuscito a farmi cambiare idea, trovando una soluzione alle mie necessità. C’è poi da dire che io sono il cofondatore di questa società, gli ho dedicato tutte le mie energie da otto anni a questa parte, e quindi alla fine la considero davvero una parte di me e, come si suol dire, al cuor non si comanda. Ho dato retta al mio cuore ma, allo stesso tempo, abbiamo convenuto di distribuire meglio il carico di lavoro e di responsabilità, introducendo una nuova figura in società. Senza fare niente non so stare, ma ho volentieri delegato una parte importante di ciò che facevo a Gabriele di Berardino, una persona con grande esperienza nel mondo del calcio a 5 per essere stato per molti anni il segretario del Montesilvano. Con lui e, speriamo, ulteriori innesti, avremo certamente una migliore organizzazione del lavoro, permettendo alla società di essere, ancor di più, il vero punto di forza della Tombesi. Iniziamo la stagione con l’entusiasmo di sempre, consapevoli che stiamo costruendo una buona squadra, magari dai nomi meno altisonanti rispetto allo scorso anno, ma ugualmente capace di ben figurare in serie A. Allenatori e giocatori vanno e vengono, ciò che resta siamo noi: ciò che resta è la Tombesi”.