Chieti. Tra pochi giorni il PalaLeombroni ospiterà la Sunrise Sport Erreà Cup “6° Memorial A. Giuliani”, manifestazione pres giosa per vedere all’opera la nostra squadra per la prima volta tra le mura amiche. E, partecipando all’evento con la sua Tigers Cesena, non potevamo non scambiare due ba ute con un uomo che ha lasciato una parte importante del suo cuore a Chie nel corso della permanenza in terra abruzzese (2011-2014). Ovviamente s amo parlando del “Professore” Andrea Raschi che abbiamo conta ato telefonicamente nelle scorse ore.
Ciao Andrea. ParBrei da una domanda semplice ma importante: hai giocato a ChieB per tre stagioni (2011-2014) ricche di soddisfazioni e di qualche delusione sporBve. Vuoi parlarci un po’ della tua esperienza teaBna?
“Certamente! Torno molto volenfieri a Chiefi in occasione di questo torneo perché ritengo che la città sia come una seconda casa per me. Qui ho ancora tanfissimi amici con i quali ho stretto un profondo legame proprio in quel periodo come il coach Domenico Sorgentone, il vice Roberto Perricci, il preparatore atlefico Dante Falasca e tutto lo staff. La lista sarebbe molto più lunga e sicuramente rischierei di non citare qualcuno ma non posso non ricordare due compagni che ora sono tornafi in città: il capitano “Poppy” Gialloreto ed Edo Di Emidio che fanno parte di quel gruppo di amici che ritrovo con molto piacere. Nel complesso la mia esperienza a Chiefi è stata più che posifiva: tranne la parentesi iniziale con la frattura della mandibola, credo che abbia vissuto qui la parte migliore della mia carriera, giocando diverse finali e spareggi, dalla finale per salire contro Trento allo spareggio a Mantova per mantenere la categoria. Quindi sono davvero molto emozionato per il ritorno al PalaLeombroni”.
Hai citato coach Sorgentone tra le persone che ritroverai con molto piacere: come definisci il vostro rapporto?
“È semplicemente un rapporto speciale, tra di noi c’è sempre stata sfima reciproca tanto che ogni estate ci senfiamo sempre sia per tracciare un bilancio delle nostra stagione appena conclusa sia per parlare degli obie vi futuri. A parte le competenze tecniche che lo rendono uno dei migliori allenatori in circolazione, ci accomuna il rapporto umano, specie il modo in cui ci si rapporta con i ragazzi. Auguro a Sorgentone e a tutto il suo staff il meglio, soprattutto a Dante Falasca con il quale cerco di vedermi appena possibile sempre; altrimenfi ci senfiamo al telefono spesso perché c’è un legame forte. Ribadisco che sono contenfissimo del torneo per riabbracciare tu gli amici e fifosi che mi hanno sempre manifestato affetto e vicinanza”.
Passando all’a ualità, quest’anno sei sceso di categoria a Cesena: il tuo passaggio è considerato dagli adde ai lavori come uno dei più importanB di tu a la sessione di mercato, da vero top player. Secondo te dove possono arrivare i Tigers?
“Ti ringrazio. Sicuramente a Cesena hanno varato un progetto molto ambizioso. Mi ha subito convinto la fermezza da parte della Società nel fare un campionato di verfice. Da quesfi primi giorni di allenamenfi ho trovato una squadra di bravi ragazzi che mettono grande impegno in palestra. I presupposfi, le intenzioni ed i valori tecnici ci sono tu , la Serie B comunque è un campionato lungo e complesso per cui alla fine vincerà chi arriverà al traguardo nella forma migliore”.