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Successo per il pranzo benefico del Milan Club ‘Ringhio D’Abruzzo’ a Brecciarola VIDEO

Francavilla al Mare. Bella giornata a Brecciarola dove si è svolto un pranzo di beneficenza per la ricostruzione della Chiesa di Brecciarola (inagibile dopo i terremoti degli ultimi anni) organizzato dal Milan Club “Ringhio D’Abruzzo” – Francavilla al Mare.

 L’evento, molto partecipato, si è svolto alla presenza della leggenda del Milan Daniele Massaro e dello storico esponente della Curva Sud Giancarlo Capelli, detto Il Barone. Tanti i momenti belli ed emozionanti della giornata, dall’intervento dei due celebri ospiti alla lotteria con speciali premi rossoneri il cui ricavato sarà destinato all’opera di ricostruzione della Chiesa di Brecciarola.

 “Ringrazio tutti i ragazzi che si sono adoperati per organizzare questo evento – ha esordito il presidente del Milan Club ‘Ringhio d’Abruzzo – Francavilla al Mare, Simone Romasco – tutto il ricavato di questo evento andrà per la ricostruzione della Chiesa di Brecciarola, a questo proposito abbiamo organizzato anche una lotteria”.

 “Ringrazio tutti e mi auguro che sia un bel calcio al pallone per questo bel gol – ha detto il parroco della Chiesa di Brecciarola, la Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo, don Graziano Gagliano – ringrazio Daniele Massaro per la sua presenza, nonostante i suoi impegni è voluto stare un po’ di tempo qui con noi. Gli dico grazie perché so che è molto impegnato e nonostante ciò ci mette la faccia, la presenza, il proprio tempo ed il proprio impegno, quindi per me è una grande gioia”.

 Mi fa piacere essere qua perché io ho conosciuto Davide e Simone da poco – ha sottolineato Giancarlo Capelli, detto il Barone, rappresentate storico della Curva Sud – sono dei ragazzi in gamba che si stanno molto impegnando nel sociale e questo è importante. Mi fa molto piacere oggi vedere molti bambini e tante famiglie e questo è importante perché rappresentano il futuro dell’Italia, poi i bambini spesso tengono per altre squadre, spero sempre di meno, ma capisco anche che sia a causa delle difficoltà che sta affrontando la nostra squadra. Però sono cose molto belle, il calcio unisce molto anche se tante volte sono successi incidenti spiacevoli, ma posso garantire che ormai le tifoserie stanno maturando perché hanno capito che è inutile creare degli episodi negativi perché riflettono sul futuro dei nostri giovani, chi ha esperienza, chi è padre di famiglia o è nonno deve capire le responsabilità che ha verso i figli e verso i nipoti, questo è molto importante nella vita. Io in questo mondo ci vivo da più di cinquant’anni, meno male che mia moglia mi ha dato la possibilità di girare, sono nonno, ho quattro figli, ma al bar mi piace stare in mezzo alla gente perché mi dà allegria e la forza di andare avanti, un po’ di età ce l’ho e la forza me la dà lo stare in mezzo alla gente”.

 Sul momento difficile del Milan: “È chiaro che tutti vorrebbero vedere la nostra squadra come l’abbiamo vista negli ultimi anni, però dico che bisogna aver pazienza, che bisogna crederci. I tifosi sono sempre allerta, sono sempre attenti a quello che succede, spesso ci chiedono come mai non ci muoviamo e non facciamo niente noi della curva. Forse in altri tempi avremmo fatto qualcosa, ma in questi momenti abbiamo delle responsabilità, portare la gente a fare il caos o contestare e creare dei problemi a questi giovani che poi magari per un Daspo, per una denuncia o un qualcosa con cui si può rischiare il penale, da padre di famiglia e da nonno dico che non voglio far rischiare queste cose perché voglio avere la coscienza pulita nella vita e voglio prendermi le mie responsabilità finchè posso e finchè posso andare avanti”.

 Poi ha preso la parola Daniele Massaro: “Grazie per l’invito, quando mi è stato parlato di questo raduno devo dire che effettivamente avevo tanti impegni, però ho cercato di organizzarmi e ho fatto un weekend in zona. Sono stato nella giornata di sabato nelle vicinanze, a Miglianico, dove ho fatto un evento sportivo, mi sono anche diverito, ma con il mio divertimento ho cercato di dare della qualità a quella che era la mission che avevano pensato certe persone. Grazie alla giornata abbiamo raccolto quasi 10 mila euro per la ricerca sul cancro e oggi si sta facendo una cosa straordinaria per ricostruire la Chiesa. Io dico che chi dona non deve dirlo, però chi riceve se lo deve ricordare e questa secondo me è una cosa molto importante. Io ho avuto la fortuna per 10 anni di far parte della Fondazione Milan e abbiamo fatto veramente tante cose nel divertimento grazie all’aiuto dei ragazzi nelle varie disgrazie che sono successe in Italia abbiamo fatto veramente tante cose e per me è un onore spendere il mio tempo in questo ambito. Per me è stato un onore ricevere questo invito e stare a contatto con i tifosi. I tifosi per me sono stati fondamentali, il dodicesimo uomo e soprattutto mi ricordo il primo giorno che ho indossato questa maglia, è stato dopo la nascita di mia figlia il giorno più bello della mia vita perché io sono sempre stato un tifoso milanista, da bambino tifavo Milan ed il sogno che avevo da bambino era quello di indossare la maglia della mia squadra, ho avuto questa fortuna. Avevo già firmato per un’altra squadra, però dopo aver rischiato il fallimento Berlusconi e Galliani, che mi conosce da quando avevo 12 anni perché mi ha preso dall’Oratorio di Regina Pacis, e dall’Oratorio, grazie a queste persone, sono riuscito ad alzare la coppa dalle grandi orecchie e devo dire grazie ad una grande società, a dei grandi uomini che mi hanno dato la possibilità di scrivere il mio nome nella storia del Milan. Io non ho indossato la maglietta, ma ce l’avevo dipinta e quello che sono riuscito a fare in mutande davanti a 80 mila persone cerco di farlo anche ora dietro ad una scrivania. Io sono arrivato dopo il quasi fallimento del Milan, quindi dopo una situazione difficile, e abbiamo avuto pazienza tutti, abbiamo creduto in una mission, quando il presidente si presentò e disse ‘più forti in Italia, in Europa e nel Mondo’ tutti lo prendevano per matto. Ha avuto la fortuna di individuare le persone giuste e di fare la storia del calcio mondiale grazie a un gruppo straordinario e la cosa bella è sentire ancora il calore dei tifosi perché vuol dire che ho lasciato un buon ricordo ed ho trasmesso delle emozioni. Dico ai tifosi di continuare a starci vicino anche in questo momento, dobbiamo andare tutti nella stessa direzione e io penso che è solo questione di tempo, ovviamente di programmazione e di avere un unico obiettivo: quello di far tornare il Milan ai vertici dell’Italia, dell’Europa e del Mondo”.

 

Francesco Rapino