Cremonese (4-2-3-1) Carnesecchi; Zortea, Bianchetti, Fiordaliso, Valeri; Valzania (77’ Colombo), Castagnetti; Baez (66’ Gustafson), Gaetano (66’ Deli), Bonaiuto (55’ Nardi); Ciofani (55’ Strizzolo). In panchina: Volpe, Zaccagno, Fornasier, Ceravolo, Bartolomei, Terranova, Nardi, Pinato. Allenatore: Fabio Pecchia
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Guth, Volta (46’ Masciangelo), Scognamiglio, Nzita (83′ Longobardi); Omeonga, Busellato (77’ D’Aloa), Machin; Vokic (64’ Ceter), Odgaard (77’ Riccardi), Capone. In panchina: Radaelli, Bellanova, Giannetti, Tabanelli, Ceter, Sorensen. Allenatore: Gianluca Grassadonia
Reti: 28’ Ciofani (rig.), 63’ Nardi, 71’ Valzania
Arbitro: Francesco Meraviglia di Pistoia (Mokhtar-Yoshikawa/Amabile)
Ammoniti: Scognamiglio, Busellato, Baez, Valzania, Omeonga, Gustafson, Valeri
Vincere in casa della Cremonese e sperare in risultati positivi da Reggiana, Ascoli, Cosenza e Pordenone: una missione praticamente impossibile per il Pescara che si schiera con Vokic, Odgaard e Capone. I grigiorossi rispondono con Ciofani punta, davanti a Baez, Gaetano e Bonaiuto.
Avvio non troppo divertente, con un paio di occasioni per parte. Poi la Cremonese cresce e prima della mezz’ora svolta: al 28’, Bonaiuto calcia dal limite e impatta contro il palo, la palla torna alla cremonese che insiste in area ma Volta entra scoordinato sullo stesso Bonaiuto ed è rigore; dal dischetto, Ciofani non sbaglia. 1-0. Unica reazione decente dei pescaresi al 38’ con Vokic, tra i più attivi, che si ferma sul limite e calcia secco, mancando di poco il bersaglio.
Ripresa che parte con un Delfino scatenato: al 48’ Machin imbecca Capone che cerca l’angolo lontano, Carnesecchi respinge provvidenzialmente, la palla arriva a Omeonga che, però, svirgola la girata dal dischetto a porta vuota e la manda alta. Carnesecchi protagonista ancora 2 minuti dopo, quando riesce a graffiare la palla quanto basta sull’incornata di Odgaard su punizione di Vokic. Il danese ci riprova su calcio d’angolo al 57’, ma il portiere grigiorosso vola ancora a smanacciare sull’inzuccata angolata. Miglior momento in attacco, ennesima topica in difesa: Scognamiglio si lascia anticipare da Nardi su un lancio dalla difesa prolungato di testa sulla trequarti e l’attaccante può liberamente andare nella prateria a infilzare Fiorillo per lo 2-0. L’ultimo chiodo sulla bara del Pescara lo mette, al 71’, un altro ex: sinistro in diagonale dal limite di Valzania che si infila all’angolino basso. 3-0 e retrocessione matematica ufficiale per i biancazzurri, in Serie C dopo 11 anni.