Brescia (4-3-1-2): Joronen; Karacic, Chancellor, Papetti (71’ Papetti), Pajac; Bisoli (67’ Ndoj), Van de Looi, Bjarnason; Jagiello (82’ Ragusa); Donnarumma, Ayè. In panchina: Kotnik, Martella, Mangraviti, Mateju, Semprini, Fridjonsson, Spalek. Allenatore: Pep Clotet.
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Bellanova, Sorensen, Scognamiglio, Masciangelo; Dessena, Busellato (74’ Valdifiori), Maistro (74’ Guth); Odgaard, Ceter (40’ Giannetti), Capone (65’ Riccardi). In panchina: Bocchetti, Drudi, Tabanelli, Balzano e Memushaj, Machin. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Reti: 17’ Jagiello, 72’ Dessena
Arbitro: Manuel Volpi di Arezzo (Vono-Berti/Serra)
Ammoniti: Papetti, Karacic
Senza Galano e Machin, il Pescara si gioca a Brescia l’ennesima ultima chance di salvezza: Odgaard, Ceter e Capone il trio scelto da Grassadonia. Le rondinelle, in grande forma, rispondono con Jagiello, Aye e Donnarumma.
Primo squillo dei padroni di casa al 15’: Donnarumma spara di destro appena entrato in area, Fiorillo respinge. Due minuti dopo, si sblocca la partita: Jagiello riceve al limite dall’ex pescarese Bjarnason e gira con il destro all’angolino basso. 1-0. Il Pescara si sveglia alla mezz’ora, con Ceter che salta Joronen ma il portiere viene salvato in extremis da Papetti, che chiude il colombiano. Altri 2 minuti e il Delfino sfiora il palo, anzi, Scognamiglio becca in pieno il palo di testa a causa della deviazione di Joronen. Tegola in testa a Grassadonia, che perde Ceter prima dell’intervallo: entra Giannetti.
Scossa a inizio ripresa con Odgaard: sinistro a giro dai 25 metri che manca il palo di un metro scarso. Il danese ci riprova al 61’ al volo dal limite: alta. Il Brescia attende e riparte fulmineo al 64’: fuga sulla destra di Bisoli, innescato da Krasic, e traversone per Jiagiello che spara dal limite di prima intenzione, Fiorillo deve proteggersi con i pugni. Clotet mette dentro Ndoj al 68’ che, appena entrato, cavalca per servire a rimorchio Aye ma la deviazione ravvicinata del francese termina al lato di poco. Quando sembrano subire la crescita dei lombardi, il Pescara pareggia: Riccardi (entrato per Capone), dribbla bene al 72’ fuori area, calcia e trova una deviazione nel mucchio, la palla si alza e Dessena si fa trovare pronto in inserimento sulla destra per calciare al volo e spaccare la porta da 5 metri. 1-1. Il Brescia risponde immediatamente con una conclusione violenta da fuori di Pajac che viene deviata e ricade sul palo alle spalle di Fiorillo, che poi para sul rimbalzo. Poche scuciture e tensione da entrambe le parti nel finale, aggravata per il malore accusato da Grassadonia: gioco fermo per diversi minuti ma è solo uno svenimento per il tecnico biancazzurro. Si riparte con scarsa concentrazione e si attende solo il fischio finale.
Un pari più utile per la valutare i progressi che per migliorare la situazione in classifica: buona la prova ma per il Pescara, di nuovo in striscia positiva dopo lungo tempo, la situazione non migliora.