Inizia la quarta settimana di allenamenti per la Teramo a Spicchi, impegnata nella fase di preparazione al suo primo e storico campionato di Serie B. La squadra di coach Stirpe sta pian piano aumentando l’intesa e migliorando la forma fisico/atletica grazie al prezioso contributo del preparatore Domenico Faragalli (e del suo assistente Mattia Pipoli), mostrando grande applicazione e voglia. I 6 mesi di lontananza obbligata dal basket giocato si fanno comunque sentire e c’è bisogno della giusta attitudine e di tempo per poter ritrovare lo smalto dei bei tempi.
Sabato scorso la formazione biancorossa ha però potuto riassaporare le sensazioni di una sfida sul parquet grazie a una gara amichevole a porte chiuse organizzata contro il Pescara Basket (quattro periodi da 10 minuti ciascuno, con punteggio azzerato all’inizio di ogni quarto). L’avversario affrontato nell’ultima stagione in Serie C Silver (Pescara e Teramo erano rispettivamente al primo e al secondo posto in classifica prima della forzata interruzione dovuta all’emergenza Covid), si è presentato al Palasport dell’Acquaviva con un roster rinnovato in gran parte ma già affiatato e potenzialmente competitivo per ben figurare nel prossimo campionato di C Gold.
Coach Simone Stirpe può così tracciare un primo e parziale bilancio dopo il match giocato nello scorso weekend: “Le prime considerazioni che mi vengono in mente – racconta l’allenatore biancorosso – dopo la prima amichevole sono queste. È bello innanzitutto tornare a giocare dopo tutti questi mesi di attesa forzata, dovuta all’emergenza Covid. È molto brutto invece farlo a porte chiuse perché manca quel clima coinvolgente ed entusiasmante che solo il calore dei tifosi sa creare”.
Come dare torto all’allenatore della TaSp, che poi esprime opinioni anche sul piano più strettamente tecnico: “Sulla gara posso dire che siamo all’inizio – continua il tecnico teramano – e per ovvi motivi abbiamo potuto preparare poche trame offensive. In difesa dobbiamo ancora implementare delle regole e migliorare la comunicazione fra giocatori. Però c’è di buono che ci siamo cercati e abbiamo provato a giocare insieme, trovando alle volte delle buone soluzioni. Dietro siamo stati poco aggressivi e proprio su questo aspetto mi sono ripromesso di lavorare ancor di più con il mio staff. Ma dopotutto si tratta di azioni e interventi che abbiamo già schedulato con il prof Faragalli e con i miei assistenti visto che siamo ancora in fase di preparazione e abbiamo le gambe pesanti per i carichi fisici delle ultime tre settimane”.