Hanno fatto discutere e non poco le parole di Jannik Sinner. C’è chi non la pensa assolutamente come lui
Doveva essere la settimana del ritorno in campo di Jannik Sinner e, invece, l’azzurro con un annuncio improvviso ha dato forfait dal Masters di Parigi Bercy dove era la testa di serie numero uno in tabellone.
L’azzurro è tornato subito a Montecarlo. Smaltino il malanno, comincerà il lavoro di preparazione con il suo staff in vista delle Atp Finals di Torino, al via da lunedì 10 novembre. Sinner è uno dei cinque qualificati alla kermesse tra i migliori otto tennisti piazzati nella classifica Race. Con lui ci sono, al momento, Alcaraz, Medvedev, Zverev e Fritz.
A Parigi, Sinner avrebbe potuto allungare la striscia vincente cominciata a Shanghai e proseguita all’esibizione dei Six Kings Slam di Riyad dove si è imposto in finale contro Alcaraz. Un torneo quest’ultimo che è stato un unicuum nella storia del tennis per l’impressionante montepremi messo a disposizione dei partecipanti.
Con la vittoria dell’esibizione, Sinner si è garantito un prize money stimato in sei milioni di dollari. Eppure, stando alle sue dichiarazioni rilasciate in una recente intervista su Eurosport, i soldi non sono stati la motivazioni principale della sua partecipazione al ricco torneo arabo.
“E’ molto semplice, non gioco per soldi – ha dichiarato il numero uno del mondo – sono andato lì perché sapevo che ci sarebbero stati probabilmente i migliori sei giocatori del mondo e potevo misurarmi con loro (…) Certo i soldi sono importanti ma non così tanto. Vivo una bella vita anche senza questo premio.” Inevitabilmente simili dichiarazioni non potevano non essere divisive nella loro interpretazione.
Tra chi la pensa diversamente da Sinner c’è anche Carlos Alcaraz. In conferenza stampa, prima del match d’esordio a Bercy, il fuoriclasse spagnolo non ha affatto nascosto che la sua presenza in Arabia era dovuto anche al ritorno economico che ne è derivato. “Se dicessi che sono andato in Arabia solo per giocare e divertirmi e mi sono dimenticato dei soldi, mentirei – puntualizza Carlos – questo è ovvio. Tutti lavorano anche per quello.”
Per una volta, dunque, i due grandi campioni sono in disaccordo. Non si conosce a riguardo il pensiero degli altri partecipanti all’esibizione araba ovvero Medvedev, Rune, Nadal e Djokovic. Medvedev e Rune per disputare una sola partita hanno incassato 1.5 milioni di dollari, quasi quanto una vittoria in uno Slam.
Sulla vicenda si è espresso, invece, a modo suo Alexander Bublik. Intervistato da Tennis Channel, il tennista kazako, a una domanda sui premi vinti nella stagione che si sta per concludere, ha risposto con un eloquente “I soldi non sono tutto”, ironizzando di fatto sulle citate dichiarazioni di Sinner.