Fidardensi chirurgici nel saper sfruttare le ripartenze nel momento in cui i teatini, seguiti da un buon numero di tifosi, erano proiettati in avanti alla ricerca di un gol che avrebbe potuto riaprire la partita.
Eppure il primo quarto d’ora aveva dato l’impressione che gli abruzzesi potessero avere vita facile, collezionando un paio di situazioni interessanti prima con Ventola, che si guadagna un corner e poi con Marini che sparacchia alto. La doccia fredda per i neroverdi arriva però al minuto 16. Faye, al rientro dopo aver scontato la giornata di squalifica, lancia uno spiovente per Cardinali che accerchiato da tre difensori, riesce a controllare e a spedire il pallone in fondo al sacco. Da questo momento in poi la formazione ospite, allenata da mister Lucarelli, sparisce dal campo.
E’ letteralmente in balia dell’avversario, ordinato in difesa ma anche a centrocampo dove i ragazzi di Mangiapane sono sempre arrivati primi sulle palle vaganti. Lì davanti Fabrizi ha ricevuto pochissimi palloni e la sua prestazione, al pari di tutta la squadra, è stata sottotono.
Nei secondi 45 minuti ci si sarebbe aspettati uno scossone nelle fila degli abruzzesi. E invece, dopo appena 5 minuti arriva il 2-0 firmato da Cusimano al termine della più classica delle azioni di contropiede. Il Chieti la potrebbe riaprire al 23’ con El Ouazni, entrato poco prima al posto di Fabrizi. Da posizione invitante l’attaccante neroverde spara alto.
Sarà l’unica vera situazione di pericolo a cui sono andati incontro i marchigiani per tutto il secondo tempo. La partita va in ghiacciaia a 10 dalla fine, anche in questo caso su azione di ripartenza. Camara serve il capitano Bracciatelli che vede l’inserimento di Braconi che infila l’incolpevole Forti. Tre punti d’oro nella corsa salvezza per il Castelfidardo che accorcia in classifica ma resta sempre in zona play out. Per il Chieti una sconfitta amara che ridimensiona i sogni play off che però sono lì, ad appena due lunghezze.