Serie C, colpo salvezza per il Teramo a Fermo: decide Bernardotto (0-1)

Delitto e castigo. Il primo lo firma Bernardotto, il secondo lo subisce la Fermana. Il Teramo vince la finale salvezza e si avvicina al derby con il morale rinfrancato dopo aver ballato sull’orlo del baratro. Una gara di rara intensità, che il Diavolo merita perché la gioca in maniera ordinata e con il cuore che gli era mancato sabato. Guidi cambia l’11 con Soprano, Fiorani e Malotti dal primo minuto e avrà ragione.

L’avvio biancorosso è in linea con la partita che ci si attende. Formazione spigliata, palleggio che riesce e gli esterni, specie Mordini a sinistra che vanno a prendersi i duelli individuali: da quella parte spiovono i traversoni di Rosso al 6′ per Malotti pallone a lato, e al quarto d’ora di Mordini sempre per Malotti stavolta limitato dalla respinta in corner di Ginestra. Su quella parte di campo il Teramo prova a far male sempre con l’esterno mancino, lo spiovente al 17′ pesca Bernardotto, girata che manca di poco lo specchio della porta.

La Fermana, però, sorniona, quando squilla rischia di far davvero male: al 25′ Perucchini deve mettere mani e istinto sulla battuta ravvicinata di Graziano liberato su corner da una correzione di Scrosta. Lo spavento fa arretrare un po’ il Diavolo, Riolfo ridisegna i suoi col 4-2-3-1 avanzando Rodio sulla linea della trequarti e la gara rallenta decisamente, svegliata nel finale di tempo solo dal piazzato alto dal limite di Arrigoni. Ed è proprio sul limte dell’area opposta, all’alba della ripresa che Malotti costruisce il numero in grado di liberare Bernardotto alla battuta alle spalle di Ginestra. Pallone in fondo al sacco e Diavolo che mette il naso avanti.

La reazione di casa è di nervi, Scrosta tenta la battuta dopo una mischia da corner, Riolfo inserisce Simonelli il cui diagonale deviato mette i brividi ad un Teramo che con D’Andrea, De Grazia e Rossetti si mette 352. Da corner le maggiori insidie per la difesa biancorossa quando Mbaye alza troppo la mira al centro dell’area di rigore. L’ultimo e forse il maggiore brivido è quello che Pannitteri getta sul fondo al minuto 93 quando indirizza male il servizio di Simonelli e lascia strada libera al successo del Teramo che mette a segno un colpo che potrebbe valere una stagione intera. Ora il derby.

La buriana non è passata del tutto ma l’inverno sembra essere quasi del tutto alle spalle.

FERMANA – TERAMO 0 – 1

Fermana (3-4-2-1): Ginestra 6; Rossoni 6, Blondett 5,5, Scrosta 5,5; Rodio 5,5 (15’st Simonelli 5,5), Mbaye 6 (26’st Urbinati 5,5), Graziano 6 (26’st Capece 5,5), Sperotto 5,5; Pannitteri 6, Marchi 5; Tassi 5 (22’st Cognigni 5). A disp.: Moschin, Spedalieri, Bugaro, Giannò, Kyeremateng, Frediani, Pistolesi, Molinaro. All.: Riolfo.
Teramo (3-4-3): Perucchini 6,5; Codromaz 6, Soprano 6,5, Pinto 6,5 (27’st Iacoponi 6); Lombardo 6, Arrigoni 6,5, Fiorani 6,5 (21’st De Grazia 5,5), Mordini 6; Malotti 7 (21’st D’Andrea 5,5), Bernardotto 7,5, Rosso 6 (21’st Rossetti 6). A disp.: Agostino, Ndrecka, Viero, De Grazia, Papaserio, Cisco, Furlan, Forgione, Montaperto. All.: Guidi.
Arbitro: Iacobellis di Pisa, 6.
Reti: 2’st Bernardotto.
Note: ammoniti Mbaye, Perucchini, Rossetti, Mordini; recuperi 1’ e 4’.

foto Teramo Calcio

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