Chieti. Domenica 12 alle ore 18:00 e martedì 14 alle ore 21:00 andranno in scena al PalaTricalle “Sandro Leombroni” le prime due sfide della semifinale tra l’Europa Ovini Chieti e la Renzullo Virtus Arechi Salerno. Una serie che si preannuncia spettacolare ed intensa sia per la qualità indiscussa sia per la stagione di livello di entrambi i roster. I teatini, avendo concluso la regular season con un piazzamento migliore (2° nel Girone C contro il 3° posto dei campani nel Girone D) avranno pertanto il vantaggio del fattore campo per le prime due gare e per l’eventuale gara 5 di mercoledì 22 maggio (ore 21:00). Dopo aver dominato i rispettivi quarti di finale chiusi con un perentorio 2-0 contro la Luiss Roma e la Goldengas Senigallia, le squadre di coach Coen e coach Menduto si qualificano come due delle formazioni più quotate per il passaggio del turno e per il raggiungimento delle final four. Interessante ricordare come la Virtus abbia già calcato il parquet del PalaTricalle in occasione della Sunrise Sport Errea Cup “Memorial A. Giuliani” nello scorso settembre uscendo sconfitta dalla finalina per il 3° posto proprio contro Chieti (78-72). Si potrebbe dire una vita fa ma già in quella circostanza, nonostante la preparazione atletica prematura e la mancanza di pedine di spessore su entrambe le panchine (Duranti e Visnjic per i salernitani, Migliori e Radonjic per i teatini), fu possibile assistere ad una gara di livello. Domenica si tratterà di una sfida a sé nella quale chi la spunterà avrà un vantaggio nel proseguo della serie.
In cabina di regia la Virtus può contare sull’esperienza e la “fantasia campana” di Roberto Maggio, vincitore delle ultime tre edizioni della Serie B (con Unieuro Forlì, Napoli Basket e Bakery Piacenza) e tiratore puro dalla linea dei 6,75 da dove, quando entra in striscia, diventa determinante come ha già ampliamente dimostrato in stagione e soprattutto contro Senigallia in gara 2. La sua abilità nello sfruttare al meglio i pick and roll o per penetrare (48% stagionale) o per sganciare bombe perimetrali (38%) lo rendono uno dei pericoli principali per la difesa teatina (12 punti di media a gara). Altrettanto temibile dal perimetro è una vecchia conoscenza del pubblico di casa, Manuel “Scatozz” Diomede, play/guardia dal vasto bagaglio tecnico offensivo capace di accendersi in qualsiasi momento della gara tramite l’uno contro uno (58%) o grazie all’uscita dai blocchi tanto da essere il secondo miglior marcatore dei campani. Il pacchetto degli esterni viene avvalorato dal 2/3 classe ’88 Massimiliano Sanna, ala mancina di grande energia in grado anche di giocare in post basso all’occorrenza sebbene sia anche lui un cecchino da tre (41%): dopo i primi due impegni nei playoff infatti viaggia a 16.5 punti e 11 rimbalzi a partita. Arrivato a stagione in corso per l’esclusione dal campionato di Lamezia Terme, Bruno Durante si è integrato benissimo nelle rotazioni di coach Menduto che lo schiera solitamente come “4” titolare sfruttandone il suo atletismo e la sua velocità in transizione per chiudere al ferro di mano destra (48%). Chiude il quintetto Gianmarco Leggio, pivot di 202 cm classe ’94 atipico perché, oltre alla dimensione interna sotto le plance (67%), può sostenere la manovra offensiva dei suoi anche tramite mismatch con i lunghi avversari in penetrazione dal palleggio o posizionandosi nell’angolo per ricevere gli scarichi dei compagni.
Se lo starting five è di assoluto spessore, la panchina di certo non abbassa la qualità del gioco già a partire da Lorenzo Tortù, ala forte classe 1993 di 202 cm e miglior realizzatore dei suoi in regular season (15.3 ppg) prendendosi molti tiri dalla media costruiti sia spalle sia fronte a canestro. Come cambio di Leggio, coach Menduto ad inizio stagione si è affidato all’esperienza del pivot Paolo Paci il quale, però, dopo poche giornate ha contratto un infortunio che lo ha tenuto lontano per diversi mesi dal parquet. Per sopperire alla sua mancanza, la Società salernitana si è attivata sul mercato garantendosi la prestazione del totem Niegos Visnjic, veterano della categoria e giocatore che non ha bisogno di presentazione con un palmares che parla per sé. L’arrivo del centro serbo classe 1979 ha allungato il pacchetto dei senior ad otto, motivo per il quale la Virtus è costretta al turnover (fino a questo momento è stato tenuto fuori Paci). Chiudono il roster i due under: il playmaker classe ’97 Francesco Maria Villa, lo scorso anno accasato alla Fulgor Omegna (Girone A) dove si è messo in mostra attraverso una stagione conclusa per di più con la vittoria della Coppa Italia 2018, e la guardia classe 2000 Mark Czumbel i quali, nonostante un minutaggio contenuto, sono importanti per la loro dimensione difensiva mettendo pressione sul portatore di palla.