VIRTUS ROMA – ROSETO SHARKS 84-75
Esulta la Virtus Roma, continua invece il purgatorio per il Roseto Sharks, che spaventa in più occasioni i padroni di casa ma alla fine capitola 84-75. La sconfitta di oggi costringerà i ragazzi di Di Paolantonio a giocarsi contro Napoli l’ultima chance per garantirsi la salvezza. Sulla carta il quintetto partenopeo è di gran lunga inferiore a quello rosetano, ma Casagrande e compagni sarebbero stati ben contenti di evitare di sobbarcarsi quest’ultimo sforzo, senza correre ulteriori rischi nella sfida ai ragazzi guidati dell’ex coach chietino Bartocci.
LA CRONACA
Grande tensione nelle prime battute di gara, con tanti errori da ambo le parti. I biancazzurri vanno a bersaglio con una bomba di Carlino, ma è la Virtus a portarsi avanti 6-3 dopo 3’. Lupusor , Thomas e ancora Carlino timbrano da tre punti, 9-9 al 7’. Entra Infante fra gli Sharks e si mette in evidenza negativamente per riuscire a commettere tre falli in 2’30”. 2+1 di Lupusor e Roseto torna avanti 11-12, ma il quintetto locale risponde con altre due triple, firmate da Chessa e Parente. Carlino però sembra essere il “fratello più bravo” di quello visto nelle prime due gare e mette già a segno 11 punti nella prima frazione (gli altri li ha realizzati Lupusor), che vede però la Virtus chiudere avanti 18-17.
Rientra meglio Roseto, che realizza con Carlino e con una tripla di Lupusor. Va in scena la sagra dell’errore in compartecipazione delle due compagini, prima che Thomas e Carlino tornino a timbrare: 47-45 al 23’. Due minuti più tardi il vantaggio capitolino cresce di una lunghezza, sul 51-47. La quinta bomba di Chessa regala il +7 ai romani e dopo l’ennesima palla persa dai suoi, coach Di Paolantonio chiama time-out. Contento recupera palla e va a segnare il suo primo canestro dal campo, ma il solito Thomas gli risponde a dovere. Marulli tira fuori dal cilindro la tripla del 56-52. Nuovo +6 capitolino con l’onnipresente numero 25. Tecnico a Contento che manda su tutte le furie la panchina rosetana, passano pochi secondi e lo stesso giocatore triestino va a commettere un fallo antisportivo che lo fa uscire definitivamente dal campo. La Virtus vola sul +11 ma allo scadere Carlino da tre sigla il 63-55.
La bomba di Filloy in avvio di periodo decisivo riporta i capitolini ad undici lunghezze di divario. 66-57 al 32’ con canestro di Ogide. Roma vola sul 72-59 con altre due triple, di Parente e Thomas. Roseto però non muore mai, soprattutto quando si trova al cospetto di un quintetto che spesso tende a rovinarsi la vita. Sette punti in fila (e due liberi sbagliati) riportano gli Sharks sul 72-66 al 35’. Thomas torna a togliere le castagne dal fuoco con un siluro dalla lunga distanza, i biancazzurri però assottigliano ulteriormente il divario sul 75-70. Dopo la penetrazione di Chessa, Marulli trova la bomba del 77-73 al 38’. 2/2 dalla lunetta per Roberts, dall’altra parte Ogide sbaglia la tripla del possibile -3. ½ ai liberi per Baldasso, 0/2 per il solitamente preciso Ogide: proprio il nigeriano però a 30”dalla fine sigla l’80-75 che tiene ancora in vita Roseto, che però è costretta a fare subito fallo e mandare in lunetta Thomas che fa 2/2. Dopo una serie di errori, Raucci a pochi decimi dalla fine segna altri due liberi, il match termina 84-75. Roma è salva al termine di una tribolatissima stagione, Roseto invece dovrà sconfiggere Napoli per garantirsi la permanenza nella categoria.