“Sarei un bugiardo se dicessi che non sono emozionato. Mi sento pescarese, ho questa maglia attaccata sulla pelle”.
Queste le prime parole di Massimo Epifani nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Pescara Calcio, subentrato dopo l’esonero di Zdenek Zeman. “Ho lavorato con Zeman in estate, poi non ho più seguito dall’interno”, ha detto oggi al Poggio degli Ulivi, “Ho visto solo da fuori perché ho visto partite e allenamenti. Vedo qualche giocatore in ruoli diversi rispetto a quanto fatto fino a oggi, ma non vi dico chi”.
Se sono un traghettatore? Io penso solo alla prossima partita. A fine anno si tireranno le linee”, ha aggiunto il 44enne pescarese doc, con una buona carriera di giocatore di C e D alle spalle, che dovrebbe restare, nelle intenzioni della società, fino al termine della stagione.
Presentato anche il nuovo direttore sportivo, anche se si tratta di un ritorno in biancazzurro di Giorgio Repetto che ieri aveva rescisso il contratto con il Teramo. “Trattativa durata due secondi. Non potevo dire di no al Pescara. C’era l’intenzione di reinserire la mia figura, ci siamo trovati subito d’accordo. Con Teramo non ho nessun sassolino da togliermi. L’ho lasciato salvo”, dice Repetto.
Il presidente Daniele Sebastiani spiega quello che è accaduto con Zeman: “Il tecnico ha contravvenuto a un ordine della società, non presentandosi alla riunione tecnica di domenica mattina. L’allenatore non si può permettere il lusso di non esserci. Domenica mattina c’era tutta la squadra, mancavano solo lui e il suo staff. La scusa del voto non regge”.