Sul campo del Cus Molise (fischio d’inizio domani, ore 16), i gialloverdi ritrovano Vilmar Pereira dalla squalifica. Antonio Masi: «A Giovinazzo gara di sofferenza e grande vittoria di gruppo. A Campobasso dovremo mostrare lo stesso spirito»
Ortona. Reduce dalla fondamentale vittoria sul campo del Giovinazzo, che ha ridato slancio in classifica e morale alla truppa di mister Di Vittorio, la Tombesi si appresta ad affrontare la seconda trasferta consecutiva. Il Circolo la Nebbia Cus Molise è attualmente la seconda forza del campionato a pari merito con il Futsal Cobà, che però nell’ultimo turno ha nettamente sconfitto i molisani. Già qualificati alle Final Eight di Coppa Italia, i ragazzi di mister Sanginario hanno 27 punti in classifica, sei in più della Tombesi (ma con una gara giocata in più), e rappresentano uno degli avversari di maggior livello del girone. All’andata, in una delle loro migliori prestazioni stagionali, Silveira e compagni uscirono comunque dal campo sconfitti, 3-4, ma vogliono ora portare a casa un risultato diverso, che dia continuità alla vittoria di martedì. Uno dei grandi protagonisti della gara di Giovinazzo, e autore anche di uno dei cinque gol, Antonio Masi, presenta così la sfida di domani:
«Quella di martedì è stata una partita molto difficile, di grande sofferenza. Eravamo in pochi e su un campo difficile come quello potevamo fare risultato solo stringendo i denti e mettendoci grande cuore e spirito di sacrificio. Abbiamo mostrato, ancora una volta, di essere un grande gruppo, e lo stesso spirito mostrato a Giovinazzo dovremo metterlo in campo anche a Campobasso, contro una squadra di ottimo livello. Saremo qualcuno in più, ma al di là di questo sono certo che usciremo dal campo avendo dato tutto, come sempre».
Nelle ultime settimane, il tuo rendimento è cresciuto molto di livello, soprattutto nelle due trasferte di Gubbio e Giovinazzo, in cui sei stato uno dei migliori. A cosa è dovuta questa tua crescita?
«Penso che il maggiore minutaggio mi abbia aiutato molto. Quando giochi solo 10-15 minuti non è facile prendere il ritmo partita e dimostrare a pieno il tuo valore, ma nelle ultime settimane, complici infortuni e squalifiche, sono stato molto più in campo e ho potuto far vedere ciò che posso dare alla squadra. Da quando c’è mister Di Vittorio il mio ruolo all’interno del roster è comunque cresciuto, sento grande fiducia da parte sua, e anche questo si vede in campo. A distanza di qualche mese, posso dire che la scelta di tornare in Abruzzo e di venire alla Tombesi si è rivelata più che felice, e non solo perché mi sono riavvicinato a casa. A Ortona mi trovo davvero molto bene».