Chieti. Annarita Araneo, all’inizio di questa stagione un nome sconosciuto ai tifosi della Mokambo ma è bastato ammirarla in campo, sin dalla prima partita, ed è subito entrata nel cuore di tutti gli sportivii neroverdi. Dotata di grande dinamismo, di ottima tecnica e di un tiro mortifero, che spesso riesce a scoccare con successo ben oltre la linea dei tre punti, Annarita si è così immediatamente messa in luce, diventando un punto di forza ineludibile della Mokambo. L’abbiamo incontrata e intervistata e lei con franchezza e spigliatezza ci ha raccontato la sua storia personale e il suo grande amore per la pallacanestro.
Annarita ci racconti come è nata la tua passione per il basket?
“È nata nel mio piccolo paese d’origine, Acquaviva delle fonti, in provincia di Bari, grazie soprattutto a mio padre, istruttore ed allenatore di pallacanestro, che all’età di tre anni mi ha portato in palestra e messo in mano una palla a spicchi. Ora ne ho 22, a breve 23, e la mia passione per la pallacanestro non si è mai sopita anzi è cresciuta di anno in anno”.
In quale società hai iniziato a giocare?
“Sono cresciuta a livello cestistico nella squadra che considero come la mia famiglia, la Pink Bari, lì ho esordito in serie B nazionale all’età di 14 anni e successivamente ho giocato anche in A3 per due anni”.
Adesso ti trovi a Chieti, per motivi di lavoro o di studio?
“Studio Scienze Motorie qui a Chieti, dove mi sono ambientata al meglio. Il richiamo della palla a spicchi è stato fortissimo e quando ho saputo che mi si offriva l’occasione di tornare a giocare mi sono subito proposta. Ho deciso quindi di riallacciare le scarpe e dare fiducia al progetto della Magic”.
Quali sono le tue aspettative rispetto al progetto della Magic?
“Essendo la nostra una squadra molto giovane e composta da molte ragazze giovani ed inesperte, confesso che inizialmente non avevo grosse aspettative ma dopo le prime partite ho capito che in realtà si può fare davvero tanto e che ci stiamo migliorando partita dopo partita grazie al grande impegno che tutte stiamo profondendo. Siamo davvero un bel gruppo e credo che alla fine della stagione potremo dirci comunque soddisfatte del lavoro compiuto”.
Senti in giro aria di derby?
“Sono sempre stata una persona scaramantica perciò non amo fare pronostici prima di una partita, specialmente se c’è aria di derby. So che Roseto è una bella squadra, conosco qualche ragazza che gioca con le Panthers, ma credo tanto in quello che piano piano stiamo costruendo. Non dico altro!”.
Torniamo alla squadra, quali sono a tuo avviso le prospettive di questa squadra?
“Mi auguro in questa stagione che la squadra cresca e si unisca il più possibile, cercando di far divertire la gente che ci guarda, in modo tale da far riavvicinare la gente di Chieti al basket femminile. Questo basterebbe a giustificare i nostri sforzi e quelli della società”.
Quali sono a livello personale le tue ambizioni?
“Vorrei riuscire a migliorarmi sempre di più, magari cercando un esempio da seguire, un modello a cui ispirarmi per poter fare meglio. Vorrei togliermi qualche soddisfazione importante. Sono ancora giovane e sento di poter dare ancora tanto alla pallacanestro”.
Un ultimo appello?
“Certo! Rivolgo un pressing-invito a tutti gli sportivi di Chieti, veniteci a vedere sabato prossimo a Colle dell’Ara, vi divertirete, siamo una squadra di ragazze innamorate della pallacanestro e disposte a giocare alla morte. Non so se basterà per vincere ma di sicuro non vi annoierete”.
Allora non resta che salutarci e darci appuntamento a sabato 10 novembre, alle ore 18.30, presso il Pala Colle dell’Ara di Chieti Scalo. Vietato assentarsi!