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L’Esa Italia cerca un riscatto contro la Janus Basket Fabriano

Chieti. C’è voglia di riscatto in casa Esa Italia Chieti dopo l’inatteso stop nel derby contro Giulianova Basket di domenica scorsa. Ed il calendario offre un’occasione unica per ottenerlo: domenica 6 ottobre, per la “prima” al PalaTricalle, i teatini ospiteranno, infatti, una “big” come la Janus Basket Fabriano. In un campionato molto competitivo, i cartai sono senza ombra di dubbio una delle compagini più attrezzate per il salto di categoria e la vittoria netta ai danni di Ancona (96-59) dello scorso weekend ne è la riprova. La squadra di coach Coen, rafforzata in settimana dall’arrivo di Stanic a causa dell’infortunio di Simoncelli, arriva alla sfida con tante motivazioni e con l’obiettivo di festeggiare il primo successo stagionale, tra le mura amiche. Ci si attende una bella cornice di pubblico con una buona rappresentanza di pubblico al seguito della squadra ospite.

La Janus 2019-2020 è una compagine completamente rinnovata rispetto al recente passato, a partire già dalla guida tecnica affidata in estate a coach Pansa: un allenatore preparato il quale, nonostante la giovane età, ha già dato prova del suo valore in passato, soprattutto in A2 con Tortona. Ed il roster fabrianese rispecchia le sue qualità, disponendo di atleti di grande esperienza e di giovani di livello. In cabina di regia opera Daniele Merletto, un playmaker capace di creare un gioco ordinato e al servizio dei compagni, soprattutto in difesa. Invece Niccolò Petrucci garantisce un ottimo apporto offensivo essendo un’ottima guardia tiratrice, tanto in penetrazione quanto dall’arco (60% nel derby con Ancona). Nello spot di ala piccola coach Pansa si affida, nello starting five, ad Angelo Guaccio, classe ’98 e dal buon rendimento in entrambe la fasi di gioco. Chi, invece, sta avendo un ottimo impatto è l’ex di giornata, Todor Radonjic: l’esterno classe ’97, approdato lo scorso anno proprio a Chieti per i playoff, è stato chiamato a sostituire, nel corso della preseason, il capitano biancoblu Gatti, vittima di un lungo infortunio. La buonissima prestazione di domenica scorsa (14 punti, 6 rimbalzi e 2 assist in 18 minuti) rende l’idea circa le sue potenzialità nella metà campo offensiva. Ma il pezzo pregiato della formazione ospite è indubbiamente il centro per antonomasia, che non avrebbe bisogno di presentazioni: Luca Garri. Nel ventennale dall’oro europeo con la nazionale di Tanjevic, Garri è ancora un giocatore dominante e capace di spostare gli equilibri in virtù della sua presenza sotto le plance unita a delle mani educate dal perimetro che gli permettono di innescare i compagni.

Se il quintetto non fosse sufficiente per comprendere le enormi potenzialità di Fabriano, dalla panchina escono giocatori importanti per la categoria. A partire dal play classe ’95 Francesco Paolin, capace di ricoprire anche lo spot di guardia e di giocare in modo ordinato, accoppiandosi in difesa sul portatore di palla o sull’esterno più forte della squadra avversaria. Una vocazione alla difesa è garantita anche da Maurizio Del Testa, guardia/ala di 187 cm, che è possibile definire “giocatore di sistema”, pericoloso dalla linea dei 6.75. Il secondo miglior realizzatore del gruppo, il 4/5 Francesco Fratto, è un grande agonista che garantisce tanta solidità in area, specie dal post basso dove punisce ogni piccola disattenzione. A chiudere le rotazioni il centro Luigi Cianci, anche lui un lottatore anche a rimbalzo.