La tifoseria si “avvicina” alla SSD Città di Teramo

In principio si voleva attendere l’esito dell’ultimo ricorso al Tar da parte della vecchia Teramo Calcio per capire cosa ne sarebbe stato della vecchia matricola. Per questo lo zoccolo duro della tifoseria era assente all’avvio degli allenamenti ed alla successiva tappa al vecchio Comunale della SSD Città di Teramo.

Nelle ultime ore, però, qualcosa sembra essere cambiato. Il direttivo del Club Biancorosso, ad esempio, ha fatto sapere che “seguirà le sorti della neonata Città di Teramo riconoscendone, di fatto, il testimone della continua’ calcistica cittadina e consegnando loro onori ed oneri di qualcosa che per noi è estremamente prezioso con l’auspicio che ne siano degni custodi come noi ne saremo fieri, collaborativi e rigidi guardiani. Abbiamo altresì stabilito che non saremo presenti all’evento della presentazione in Piazza perché riteniamo impossibile, in questo particolare momento, manifestare entusiasmo, gioia e festante coinvolgimento. Siamo una piazza ferita e il rispetto che dobbiamo noi stessi e anche alla nuova realtà ci impone un decoroso ed umile approccio a questo nuovo percorso”.

E sulla vecchia società. “Mentre, con disgustato sdegno, seguiremo l’evolversi dei ricorsi (imbarazzanti) che si susseguono di cui l’ultimo, per esempio, ci risulta essere teso ad ottenere una fantomatica iscrizione al girone I della serie D. Ennesimo affronto, ennesima gratuita provocazione, ennesima umiliazione. Non avremo pace fino a quando questo vile teatrino non finirà e se per una parte della proprietà avevamo da tempo capito, smascherato, denunciato ed osteggiato le intenzioni, per la parte che detiene la maggioranza dobbiamo riconoscere che ci eravamo sbagliati, forse illusi. Mossi dalla assoluta buonafede della passione avevamo dato peso e valore alle parole, alle facce, alle persone….mentre oggi le stesse figure, pongono in essere azioni raccapriccianti per nulla tese, come sembrerebbe, alla salvaguardia del Teramo Calcio 1913 piuttosto tese alla salvaguardia di ben altro. Pretendiamo dalla maggioranza di questa morente società un doveroso atto di rispetto nei confronti della città che li ha accolti, li voleva adottare e li ha omaggiati di una fiducia che, ad oggi, stanno palesemente tradendo, ovvero la riconsegna immediata delle “spoglie” del Teramo calcio 1913 alla sua tifoseria evitando il continuo vilipendio di una storia calcistica secolare che non siete stati all’altezza di onorare, che non vi appartiene e mai vi apparterrà”.

Anche Teramo Zezza è intervenuta sull’argomento: “Gli eventi di questi ultimi mesi ci hanno portato ad una situazione surreale che mai avremmo voluto né immaginato: dover scegliere tra il nostro amato Teramo 1913, ostaggio di chi lo sta utilizzando solo per non finire in carcere e la neonata “Città di Teramo”, messa in piedi da volenterosi imprenditori Teramani con l’intento di non far sparire il calcio a Teramo. Per molti la scelta sarebbe facile ma la coerenza che ci ha sempre contraddistinti ci impone di riflettere bene prima di prendere una scelta definitiva. Innanzitutto, anche se sappiamo che questi ricorsi vengono presentati al solo scopo di prendere tempo per evitare il fallimento del Teramo 1913, noi, che con lui e per lui abbiamo combattuto battaglie, gioito e pianto, subito diffide ed arresti, sacrificato la nostra vita, indipendentemente dai risultati e da chi fosse il proprietario, non ci sentiamo di abbandonarlo prima che ne venga decretata la fine calcistica. Non ce la sentiamo di voltarle le spalle per seguire un’altra società. Pertanto avremmo voluto aspettare i prossimi ricorsi, che siamo certi verranno rigettati, prima di dire addio al nostro amato Teramo, ma, non essendo riusciti a trovare una unità d’intenti con il resto della tifoseria, ci troviamo in dovere di presenziare, in via informale, ai prossimi eventi che riguarderanno il Città di Teramo: presentazione e partite. Nel momento in cui il Teramo 1913 non verrà iscritto a nessun campionato 2022/23 riterremo il tempo a disposizione di Ciaccia e Iachini scaduto e quindi, noi liberi di seguire chi vogliamo”.

Impostazioni privacy