La vittoria al GP di Spagna non è mai stata in discussione, e c’è un terzo posto per la Ferrari anche se con una investigazione pendente. Ma la Ferrari può sorridere.
Il GP di Spagna si è concluso con l’ennesima prova di forza della scuderia britannica. La McLaren ha viaggiato sul velluto tanto nelle qualifiche quanto in gara, approfittando della safety car giunta sul volgere della parte finale della corsa solo per far raffreddare un po’ un motore che va alla grande. Il propulsore Mercedes-AMG F1 M16 E Performance, un V6 turbo-ibrido da 1.6 litri montato sulla MCL39 fila che è una meraviglia, così come una meraviglia sono la gestione delle gomme (la McLaren è la scuderia migliore in assoluto in questo) e non solo.
I pneumatici delle monoposto di Oscar Piastri – vincitore nel GP di Spagna – e di Lando Norris, giunto secondo alle spalle del compagno di squadra, sono quelli che si usurano sempre dopo gli altri. Cosa che ha suscitato l’invidia soprattutto della Red Bull con diverse richieste di investigazione nei confronti della McLaren. La FIA però non ha mai trovato niente che non vada. E nemmeno l’imposizione di un’ala anteriore fissa riesce a fermare la McLaren.
La scuderia di Woking deve temere solamente i suoi stessi piloti, che occupano le prime due posizioni della classifica con distacco, rispetto alla concorrenza. Ad un certo punto della stagione però Piastri e Norris non accetteranno più di fare gioco di squadra e duelleranno tra loro come è giusto che sia, in rispetto a quell’adagio che dice che, in Formula 1, il compagno di squadra è sempre il primo avversario da battere.
Il rischio che entrambi si buttino fuori pista c’è, ma Andrea Stella è uno che sa il fatto suo. Il team principal della McLaren finora ha saputo gestire bene i temperamenti dei suoi due piloti, riuscendo a minimizzare anche il nervosismo spesso evidente di Norris. Al Gp di Spagna la scuderia britannica non vinceva dai tempi di Kimi Raikkonen, nel 2005.
Per quanto riguarda la Ferrari, Charles Leclerc ha centrato un terzo posto che, visto come erano andati i primi due mesi di questa stagione di Formula 1, arriva davvero insperato. E dà una certa continuità alla Ferrari, dopo il terzo posto in Arabia Saudita ed il secondo a Monaco. Solo che il suo terzo posto al GP di Spagna è a rischio.
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Il monegasco è finito sotto investigazione per avere stretto Max Verstappen (pure lui penalizzato di ben 10 secondi e finito decimo per una manovra scorretta verso George Russell) in rettilineo. La cosa è avvenuta al rientro della safety car dopo l’inconveniente costato il ritiro ad Andrea Kimi Antonelli. La penalizzazione sarebbe un brutto colpo da subire, ma ci sarebbe comunque del buono anche in questo caso.
Perché, almeno nei confronti di Mercedes e della Red Bull a mezzo servizio che gareggia praticamente con il solo Verstappen, la Ferrari sta riuscendo a dimostrare di avere recuperato terreno prezioso in davvero poco tempo.
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La McLaren è imprendibile per chiunque ed i titoli Piloti e Costruttori sono praticamente già suoi, ma da parte della scuderia capeggiata da Frédéric Vasseur stanno comunque arrivando delle risposte senz’altro migliori rispetto a quanto era stato fino al Bahrain. Ora si aspetta solo una reazione da parte di Lewis Hamilton, anche oggi in difficoltà e lontano dal podio, con un modesto sesto posto.