Il football director bianconero Cristiano Giuntoli è vicinissimo a piazzare un colpo che ricorda molto Soulé: affare in chiusura.
La Juventus negli ultimi anni ha dimostrato di tenere tanto al proprio settore giovanile. Il talento di Kenan Yildiz è solo l’ultimo sbocciato in casa bianconera, a dimostrazione che il nuovo corso dettato dall’arrivo di Ferrero si basa sulla valorizzazione dei talenti già presenti in rosa (o in società).
Se il classe 2005 turco quest’anno sta facendo faville, tanto che Massimiliano Allegri oramai lo considera già un titolare, l’anno scorso fu invece Matias Soulé a rubare la scena. Agli ordini di Eusebio Di Francesco, tecnico del Frosinone, il ventenne argentino sta continuando il suo processo di maturazione nel miglior modo possibile.
Oltre a essere un calciatore rapido e tecnico, è anche molto intelligente, e questo lo si nota quando lo si vede giocare. La Juventus lo osserva dalla distanza, con la consapevolezza però che altri colpi simili possono essere messi in ghiaccio. Uno degli ultimi, di cui si sta parlando molto in queste ore, potrebbe essere il classe 2008 Francisco Barido.
La scuola argentina sta regalando molti calciatori interessanti negli ultimi anni. Se il Manchester City si è accaparrato poche settimane fa il gioiello scuola River Plate Claudio Echeverri, la Juventus invece è sempre più vicina a mettere le mani su un trequartista di soli 16 anni che invece proviene dalla premiata ditta del Boca Juniors.
L’affare sembra ormai fatto: Francisco Barido, classe 2008 del Boca Juniors, è in procinto di sbarcare in Italia per concretizzare il suo sogno: diventare protagonista nel Vecchio Continente alla pari dei suoi predecessori. In lui la Juventus ha visto un talento molto simile a Soulé: certo, è ancora molto giovane e acerbo, ma i media sportivi argentini tutti o quasi concordano nel dire che il ragazzo possiede i numeri necessari per dire la sua nei prossimi anni.
La Juventus ha convinto lui e la sua famiglia, desiderosa di trasferirsi in Europa per seguire il giovane da vicino. Avrà bisogno di tempo e di tante partite prima di cominciare ad ambire prima alla Next Gen e poi chiaramente alla prima squadra. A Torino troverà sicuramente l’ambiente ideale per crescere e sognare di emulare il suo connazionale Soulé, che sicuramente gli darà qualche dritta prima di sbarcare in Italia.