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Gigi Riva avrebbe potuto salvarsi: cosa è accaduto pochi minuti prima del triste epilogo

Gigi Riva, ex attaccante del Cagliari dello scudetto, è morto nella città sarda a 79 anni, ma per lui qualcosa pare si potesse ancora fare

Sono giorni carichi di tristezza, questi, a Cagliari. In Sardegna. Nel cuore di qualsiasi tifoso amante del calcio. Quello con la C maiuscola. Gigi Riva, Giggirriva tutto attaccato, Rombo di tuono, l’attaccante più forte della nostra nazionale, almeno stando ai numeri, quello che è riuscito a far vincere uno scudetto, l’unico, ai rossoblu, che è stato eletto leggenda da quel popolo che lo ha accolto quando era poco più che un ragazzino, e lo ha accompagnato per tutta la vita, si è spento all’età di 79 anni.

Sergio Gori e Gigi Riva ai tempi del Cagliari -Credit ANSA- Abruzzo.cityrumors.it

Se sono accorti anche in Arabia Saudita, a Riyah, nello stadio in cui Inter e Napoli si stavano giocando la Supercoppa italiana, poi vinta dai nerazzurri di Simone Inzaghi. Lo hanno fatto perché, durante il minuto di silenzio – arrivato solo nel secondo tempo perché la notizia è giunta troppo tardi affinché si preparasse per il fischio d’inizio – per una persona come lui, che aveva detto no ai soldi di Gianni Agnelli per portare una gioia ai “pecorai e banditi” come venivano chiamati i sardi nel “Continente”, gioia che poi è arrivata nel 1970 con il titolo di campioni d’Italia, hanno pensato bene di fischiarlo

Le parole del medico di Riva: “Proposto un intervento, ha detto di volerci pensare”

Raimondo Pinna, direttore sanitario dell’ospedale del capoluogo sardo, il Brotzu, in cui il numero 11 del Cagliari era ricoverato dopo l’infarto avuto domenica, ha infatti spiegato in conferenza stampa che a Riva era stata la possibilità di scegliere se operarsi, prassi obbligatoria quando si tratta di interventi complicati come quello di angioplastica a cui si sarebbe dovuto sottoporre l’ex attaccante. Che prima ha detto di no, poi si è dato del tempo per pensarci, richiamando a sé i due figli maschi.

Il murale di Gigi Riva nello stadio Amsicora di Cagliari-Credit ANSA- Abruzzo.cityrumors.it

Il tempo non è stato abbastanza perché, nonostante poco prima del secondo attacco di cuore avesse scherzato con i medici del reparto di cardiochirurgia e con lo stesso Pinna, non ce l’ha fatta. L’operazione sarebbe comunque potuta non bastare per le condizioni in cui versava Riva, sarebbe servita solo a normalizzare una situazione che sembrava compromessa già da quando era arrivato in ospedale il giorno prima. Purtroppo.