Francesco Totti fuori dal mondo del calcio, l’ex-capitano della Roma rompe il silenzio sulla questione in una nuova intervista.
Sono passati più di sette anni da quel 28 maggio 2017, giorno che ha segnato l’addio al calcio di Francesco Totti e alla sua Roma, squadra del suo cuore a cui ha regalato un’intera carriera, fatta di gioie, dolori, successi ma, soprattutto, tantissimo amore. Il suo nome ha fatto la storia del nostro campionato e, inevitabilmente, quella della Roma.
Nessuno, tra i tifosi giallorossi, ha dimenticato e mai dimenticherà ciò che Totti, per tutti prima “il pupone”, poi maggiormente “il capitano”, ha fatto e ha rappresentato; eppure, dopo il ritiro, tralasciando la particolare (e non felice) esperienza come dirigente dei giallorossi, si è progressivamente allontanato dal mondo del calcio.
Ma perché un personaggio come Totti, uno dei migliori calciatori italiani di tutti i tempi, viene tenuto lontano dalla sua Roma e dalle faccende calcistiche? Sull’argomento è tornato lui stesso, in una nuova intervista dove ha espresso il suo pensiero con tutta la sincerità che lo ha sempre contraddistinto.
Francesco Totti, le bandiere e un ruolo nel mondo del calcio: il pensiero nella nuova intervista
In una nuova intervista con Sky, Francesco Totti ha avuto modo di toccare diversi argomenti, da Sinner alla nazionale di Spalletti e, ovviamente, anche di faccende riguardanti la sua Roma. Dato il massimo sostegno a Daniele De Rossi, suo ex-compagno, Totti ha commentato il mercato della Roma e, soprattutto, ha manifestato tutta la sua sorpresa nel non essere stato più chiamato per un ruolo attivo in società.
“A me non ha mai chiamato nessuno. Non me l’aspettavo, però siamo tutti felici, sia io che loro. I tifosi un po’ meno, ma va bene così” risponde Totti quando gli chiedono se ci sia stato, di recente, un nuovo contatto con la Roma. La situazione dell’ex-capitano giallorosso non è però isolata: anche suoi ex-compagni di nazionale e campioni della sua stessa generazione, come Maldini (da poco congedato dalla dirigenza del Milan) o Del Piero, non hanno attualmente un ruolo attivo coi club di cui sono state bandiere. “Noi l’abbiamo sempre detto, ne abbiamo parlato, il motivo è che siamo diventati ingombranti. Queste sono le risposte che ti dai” il pensiero di Totti per spiegarsi la situazione.
“Un nome importante offusca tutto quello che c’è all’interno. Noi siamo ex giocatori, competenti nel settore e questa dovrebbe essere la cosa più importante per una società. Se non la prendono in considerazione, si vede che hanno altri obiettivi o pensieri“ ha poi concluso a Sky. La situazione cambierà nel prossimo futuro? Staremo a vedere…intanto, a Totti gli impegni non mancano di certo e, come sempre, continuerà a tifare la sua squadra del cuore. Anche se non da dirigente, per lo meno da tifoso: e l’amore per la Roma, a prescindere dal ruolo, ci sarà sempre.
