Pescara. L’approdo di Simone Fontecchio in NBA fa segnare il record del primo abruzzese nel campionato di basket più importante del mondo. Ma il destino sportivo del 26enne pescarese è sospinto da una famiglia di sportivi di rilievo.
Simone proviene da una famiglia di campioni da tre generazioni: la madre, Malì Pomilio è stata nazionale azzurra di basket, il papà Daniele, vicecampione europeo indoor sui 60 metri ostacoli; il fratello maggiore Luca è anche lui cestista. Il nonno Vittorio Pomilio è stato protagonista nella pallacanestro italiana negli anni ’50. E poi lo zio Amedeo Pomilio, oggi vice allenatore della nazionale italiana di pallanuoto ed ex olimpionico e protagonista del Pescara che fra gli anni ’80 e ’90 vinse tricolore e Coppa Campioni.
Emozionato il papà Daniele, ex podista: “Siamo contentissimi e felici perché è un sogno che si avvera. È come andare alle Olimpiadi per uno che fa atletica leggera. Simone ha avuto sempre aspettative alte, ci ha creduto sempre, ma con i piedi per terra. Sono una di dozzina nella storia gli italiani arrivati nell’Nba e questo è significativo. Dopo le Olimpiadi di Tokyo – aggiunge – questo è un altro grande traguardo che ci rende felicissimi. Ora Simone è negli USA a fare le visite mediche e poi, incrociando le dita arriverà la firma”.