Chieti. Ancora spettacolo al PalaTricalle ma alla sirena finale sono gli ospiti a festeggiare. Un primo tempo estremamente equilibrato è stato seguito da un terzo periodo strepitoso da parte dei padroni di casa che, come gara 1, chiudono un break (21-6) che li porta avanti. Ma sul -10 (53-43) al 32’, la Virtus Arechi Salerno non si disunisce e, con un Diomede in serata di grazia (25 e 28 di valutazione) e Visnjic solido sotto le plance, si riporta sotto. Serve un overtime per decretare la vincente e la compagine campana commette meno errori nel momento decisivo festeggiando il successo. Venerdì e domenica la serie si trasferisce al PalaSilvestri.
Se Salerno è uscita da gara 1 con l’amaro in bocca per come sia maturata la sconfitta e con diverse recriminazioni, non tarda a dimostrare tutta la sua voglia di rivalsa in avvio di partita partendo immediatamente concentrata e, in virtù di un metro arbitrale abbastanza clemente sul parquet, sfrutta tutta l’esperienza di Visnjic che realizza un mini parziale (0-9) personale, senza considerare Maggio che s’innesca facilmente dall’arco (2/2). Ponziani, gravato di due falli nel giro di pochi minuti, non fa mancare lo stesso il proprio supporto in difesa propiziando un paio di recuperi. Come domenica sono Migliori e Gueye a tenere a galla l’attacco teatino con una serie di azioni personali che evitano l’allungo dei salernitani (17-21).
A parte le difficoltà iniziali nel trovare la giusta misura sui tiratori avversari, l’Europa Ovini esce sulla lunga distanza in virtù di una difesa sicuramente più fisica sul portatore di palla che non permette alla Virtus di trovare le stesse linee di passaggio come in avvio di gara. Per di più la scelta di coach Coen di tenere in campo Di Carmine da “4” dà ordine in copertura sui cambi mentre offre una valida soluzione in post basso per trovare punti fondamentali in attacco. Dopo aver agguantato il pareggio (27-27) seguono minuti con errori da ambedue le parti, sintomo di una partita giocata sul filo dei nervi. A percentuali realizzative simili (38% dal campo), una migliore precisione dall’arco (2/11 per Chieti contro il 5/14 per Salerno) unita ad un apporto maggiore dalla lunetta consentono agli ospiti di chiudere il primo tempo in vantaggio (30-37). Peccato per gli ultimi minuti del quarto in cui i padroni di casa concretizzano meno di quanto costruito a dispetto di una maggiore freddezza degli avversari (punti da seconda chance 9-3 per Salerno).
Chieti rientra dagli spogliatoi con un atteggiamento diverso, più solido in difesa specie a rimbalzo e altrettanto cinico in attacco dove punisce ogni piccola indecisione avversaria, sfruttando i centimetri di Ponziani (10) e la capacità di lettura di Di Emidio. In una serata in cui il tiro dall’arco non gira nel modo sperato, i punti in area giunti dalla mani del pivot teatino sono indispensabili per muovere il punteggio nel momento decisivo. Come in gara 1 nel terzo quarto Salerno fatica tremendamente a trovare il canestro dissipando il vantaggio costruito nel primo tempo mentre i teatini danno prova ancora una volta di saper trovare il bandolo della matassa e imbrigliare le trame dei campani (50-43).
Capitan Gialloreto fa esplodere subito il PalaTricalle con una tripla in avvio che vale il massimo vantaggio (+10, 53-43) ma ci pensa immediatamente Diomede (18) a riportare i suoi a contatto con due triple coadiuvato da Maggio sempre dalla linea dei 6,75 (4/7 da tre fin qui per il play con la “22” bianca). La stanchezza delle due squadre si fa sentire ed emerge chiaramente dopo il giro di boa dell’ultima frazione con molti errori al tiro, specie in casa teatina dove non si segna da una vita. Proprio il blocco realizzativo dei padroni di casa favorisce il nuovo recupero di Salerno che ristabilisce la parità (57-57 al 37’). Coach Coen allora ferma il gioco cercando di porre rimedio con un timeout. Radonjic trova una tripla di vitale importanza che dà ossigeno a Chieti ma dall’altra parte Visnjic (18) fa la voce grossa sotto le plance. L’ultimo minuto è un puro concentrato di emozioni: Tortù segna dalla linea dei 6,75 riportando i suoi avanti (61-63 con 46’’) prima che Gueye venga mandato in lunetta dove chiude solo con 1/2. Nell’azione successiva la Virtus perde palla ed è Migliori a ristabilire la nuova parità sempre con 1/2 a cronometro fermo. Maggio sulla sirena fa airball e si va all’overtime (63-63).
Diomede (25) e Maggio (18) restano gli unici di Salerno ad avere la lucidità necessaria per continuare a trovare il fondo della retina, il primo con una tripla sulla sirena mentre il secondo a cronometro fermo. I teatini si aggrappano a Gueye che prima segna dall’arco una bomba importantissima e poi subisce un antisportivo a metà campo da Villa concretizzato al meglio dalla lunetta (70-71 con 25’’ dalla sirena). Il successivo possesso vede la palla carambolare tra le mani di Tortù dopo diversi passaggi di mano e Meluzzi decide di spendere un fallo su Maggio lanciato in contropiede. Il play campano sbaglia un altro libero. Purtroppo Meluzzi, alla ricerca del pareggio, gioca in isolamento ma viene stoppato da Paci sotto canestro perdendo palla e, con essa, anche la partita. I due liberi di Diomede negli istanti finali contano poco per il risultato ormai deciso. Salerno pareggia la serie (70-74).
Parziali: 17-21; 12-16 (30-37); 21-6 (50-43); 13-20 (63-63); 7-11 (70-74)
Europa Ovini Chieti: Milojevic, Meluzzi 10 (4/9, 2/2), Di Carmine 6 (3/6), Gialloreto 3 (1/3), Radonjic 7 (2/2, 1/1), Sigismondi NE, Di Emidio 3 (1/5, 1/1 tl), Ponziani 13 (5/7, 3/4 tl), Staffieri 6 (2/6), Gueye 12 (1/3, 2/8, 4/6 tl), Migliori 10 (3/5, 4/5 tl). Coach Coen, Ass. Coach Perricci, Ass. Coach Cinquegrana.
Rimbalzi O/D 40, 11+29 (Ponziani 8), tiri da due 19/39 (49%), tiri da tre 6/28 (21%), tiri liberi 14/18 (78%)
Virtus Arechi Salerno: Tortù 7 (2/4, 1/2), Villa, Czumbel, Antonaci NE, Paci 4 (2/3), Maggio 18 (4/9, 6/8 tl), Leggio, Visnjic 18 (6/11, 1/3, 3/6 tl), Diomede 25 (2/6, 4/7, 9/10 tl), Sanna 2 (1/2). Coach Menduto.
Rimbalzi O/D 44, 12+32 (Tortù, Visnjic 9), tiri da due 13/35 (37%), tiri da tre 10/29 (34%), tiri liberi 18/26 (69%)