La batosta di Monza ha certificato l’addio di Pioli a fine stagione: il Milan riapre la caccia al nuovo allenatore.
Terremoto in Serie A. Improvvisamente, sebbene in almeno un caso i germi di un precipitare della situazione si erano palesati già da tre settimane, il destino dei tecnici di Juventus e Milan è cambiato. Nuovamente. Ma stavolta irrimediabilmente.
Le avevano provate tutte, Massimiliano Allegri e Stefano Pioli, per evidenziare i progressi del loro lavoro e per convincere le rispettive dirigenze a farsi confermare anche per la prossima stagione. Il tecnico toscano, fino alla gara interna con l’Empoli, aveva quasi convinto anche i più scettici con un cammino di tutto rispetto in campionato.
Del resto, negli ambiziosi progetti del gruppo squadra, c’era la possibilità di superare i nerazzurri nello scontro diretto del 4 febbraio. Missione fallita. Per non parlare dei successivi passi falsi, con un punto conquistato tra Udinese ed Empoli. Differente, ma non troppo, la posizione di Stefano Pioli. Già sulla graticola dopo la precoce eliminazione dalla Champions maturata nella fase a gironi, l’allenatore ha pagato a caro prezzo anche l’estromissione dalla Coppa Italia per mano dell’Atalanta.
L’ottimo trend in Serie A, unito all’esordio vincente nel Playoff europeo, aveva fatto leggermente lievitare le quotazioni di Pioli. Che in ogni caso si sarebbe potuto giocare la carta Europa League per ripresentare la sua candidatura in modo convincente. La coppa è ancora lì, teoricamente conquistabile, ma la batosta di Monza ha messo una pietra quasi definitiva sul destino del tecnico.
Tornando all’analoga situazione Juve-Allegri, il destino del livornese appare strettamente legato a chi siederà sulla panchina dei rossoneri il prossimo anno. Già perché se la dirigenza della ‘Vecchia Signora’ deciderà di interrompere con un anno di anticipo il rapporto lavorativo col toscano, il primo candidato alla sua successione è Antonio Conte. Proprio colui a cui aveva pensato il Milan per aprire una nuova era di successi.
Dopo aver lanciato diversi segnali che hanno lasciato intendere come ritornare alla guida della Juve rappresenterebbe una sorta di seconda possibilità dopo il traumatico addio del 2014 – e di cui il salentino si è pentito, come ribadito in diverse interviste – Conte è pronto a tornare a ‘casa’. Lasciando con un palmo di naso il Milan, che sull’ex Inter e Chelsea ci aveva puntato eccome.
Arrivando perfino a rischiare di sconvolgere il quadro tecnico a disposizione, considerando le quasi opposte filosofie di gioco propugnate dal predecessore Pioli. Conte rischia di restare un sogno che mai si concretizzerà per i rossoneri, che ora probabilmente spingeranno a tutta su Thiago Motta.
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