Con la stagione sportiva che sta entrando nel vivo, il presidente del Comitato Regionale Abruzzo LND, Concezio Memmo, ha voluto esporre la posizione del Consiglio Direttivo relativamente ai diritti televisivi, anche per smentire talune ricostruzioni fantasiose e inesatte della vicenda, che hanno contribuito esclusivamente a creare confusione.
“Veniamo da due stagioni travagliate, in cui il nostro movimento ha sofferto moltissimo, sotto tanti punti di vista. La nuova dirigenza è entrata in carica da gennaio 2021 e ha concentrato tutte le proprie energie per riorganizzare il tessuto societario nonché federale, riformando molti aspetti organizzativi e cercando di ricostruire un futuro per il nostro sport.
Quella dei diritti tv è una questione annosa, che mi permetto di ricostruire brevemente: in una prima fase, e parliamo della gestione di oltre 20 anni fa, le società di Eccellenza pagavano per avere spazio in una trasmissione televisiva; nella seconda fase, che dura fino ad oggi, la storia delle assegnazioni dei diritti tv è piuttosto omogenea, e ha permesso – ad una o più emittenti a seconda delle annate – di avere un diritto di esclusiva fino ad un determinato orario serale, superato il quale le altre emittenti, quelle esercitanti il solo diritto di cronaca sportiva, possono mandare in onda i propri servizi filmati. Il nuovo assetto, inoltre, permette a tutte le società del campionato di Eccellenza di avere lo stesso spazio in trasmissione e di godere di uno slot pubblicitario a proprio vantaggio economico, e contemporaneamente amplifica la visibilità del movimento, con le risorse finanziarie che ne derivano.
A seguito dell’invito inoltrato a tutti gli operatori abruzzesi – valevole per la stagione 2021/22 e che riprende la struttura di quelle degli anni passati – due emittenti hanno formulato la propria proposta, e il Consiglio Direttivo ha scelto tenendo in buon conto diversi fattori, tutti di importanza fondamentale: l’ambito territoriale di riferimento dell’emittente, le caratteristiche tecniche ed organizzative, i programmi tv settimanali con cui dare visibilità al calcio abruzzese, oltre che, non determinante, la somma offerta. “Non abbiamo potuto fare altro che scegliere il pacchetto completo, ovvero la garanzia che l’emittente assegnataria potesse coprire tutte le gare, dando la giusta visibilità sia alle squadre blasonate, che a quelle che rappresentano centri piccoli e piccolissimi”. Sulla stampa alcuni dei protagonisti di queste vicende hanno attaccato il presidente Memmo e l’assetto attuale dei diritti televisivi relativi al campionato di Eccellenza: “Quello che non accetto – prosegue il numero uno del calcio abruzzese – è la ricerca dello “scontro” sul piano personale. Non la accetto perché questo Comitato è trasparente e cristallino.
Nelle ultime settimane sono state dette molte inesattezze e falsità, senza avere cognizione dei fatti e dei documenti. Inoltre, chi ha contestato me e l’operato del mio Consiglio Direttivo è stato il primo a non rispettare le regole: né quelle sul diritto di cronaca, né quelle del corretto e leale comportamento in ambito sportivo. E spiace perché in taluni casi questi soggetti – quando godevano di diritti ed esclusive, sul solco dello stesso assetto attualmente vigente – erano i primi a vigilare sul rispetto, da parte delle emittenti concorrenti, delle normative che recavano vantaggio alle proprie trasmissioni”.
La LND Abruzzo si è anche attivata per tutelare le proprie scelte, a garanzia di tutti i club: “Abbiamo incontrato tutti, dai rappresentanti delle emittenti, al presidente dell’Ordine dei Giornalisti abruzzesi, all’USSI, ai legali della Lega Nazionale Dilettanti – continua Memmo – e soprattutto abbiamo incontrato tutti i club di Eccellenza, per illustrare le regole in materia e le attività future del Comitato, programmate intorno alle esigenze delle stesse e ai loro progetti, e non sulla base di capricci ed ambizioni personali, cose che nulla hanno a che vedere con il nostro amato mondo del calcio dilettantistico”.