Ci lascia per sempre un altro campione, è morto il grande calciatore

Il calcio ha perso un grande calciatore, ci lascia per sempre un campione ma anche e soprattutto un uomo straordinario.

Soprattutto a Pordenone è una giornata di lutto per l’addio di uno dei volti più noti dello sport.

Morto calciatore
Addio a un grande campione (Abruzzo.CityRumors.it)

Il 2024 è stato un anno molto difficile dal punto di vista degli addii sia nello sport che nel mondo dello spettacolo. Dopo che nel 2022 avevamo salutato prematuramente Sinisa Mihajlovic e nel 2023 Gianluca Vialli, anche quest’anno sono arrivati numerosi lutti che hanno commosso il mondo del calcio.

Il primo lutto è arrivato il 7 gennaio con l’addio del Kaiser, Franz Beckenbauer che aveva 79 anni. Subito dopo il 22 gennaio ci ha salutato una leggenda del calcio italiano, Gigi Riva protagonista sia di un incredibile Scudetto col Cagliari che di tanti gol con la nazionale azzurra. Il 4 febbraio poi è arrivato un pesante lutto in casa Roma con la morte di Giacomo Losi ex capitano della squadra giallorossa. Molto giovane ci ha salutato Andreas Brehme il 20 febbraio, l’ex Inter aveva appena 63 anni. Addio anche tra gli allenatori con la scomparsa di Cesar Luis Menotti il 5 maggio, era stato l’allenatore che era riuscito a vincere il Mondiale con l’Argentina nel 1978.

Tragico evento seguito dalla morte il 26 agosto dl tecnico svedese Sven-Goran Eriksson che tra le altre cose vinse lo Scudetto con la Lazio del 2000. Infine il 18 settembre scorso abbiamo salutato un grande calciatore come Totò Schillaci colpito da una malattia incurabile quando aveva appena 59 anni. E oggi? Purtroppo dobbiamo testimoniare un altro lutto nel mondo del calcio.

Tragica morte nel mondo del calcio

Il calcio è stato colpito da un’altra tragica morte con l’addio di un calciatore iconico per la storia del Pordenone. Si tratta di Lauro Canese che tra il 1962 e il 1971 ha segnato la storia di questo straordinario club.

Morto calciatore
Tragedia nel calcio italiano (ANSA) Abruzzo.CityRumors.it

Portiere dotato di grandissima personalità ha reinventato un ruolo, riuscendo a dimostrare di essere sempre presente quando veniva chiamato in causa. Una tranquillità la sua che ha infuso in tutti i compagni di squadra durante il suo percorso, ma anche dopo rimanendo personaggio iconico e dotato di grande personalità anche al di fuori del rettangolo verde da gioco.

Una personalità che viene premiata prima della gara Pordenone-Calcio Aviano con un minuto di silenzio per ricordare una persona straordinaria che proprio al Bottecchia ha legato la sua vita. Non molti sanno che nel corso del tempo ha continuato a lavorare nel cuore dello stadio, gestendo il bar ristoro presente al Bottecchia al fianco di sua moglie. Un saluto sincero dunque a chi davvero ha dato tutto.

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