Salerno. La Virtus Arechi Salerno si aggiudica il terzo atto della serie al termine di una gara condotta dal primo all’ultimo minuto. I teatini costretti sempre alla rincorsa confezionano un break a ridosso tra il primo ed il secondo quarto con Gialloreto non riescono ad arginare gli avversari che confezionano percentuali sontuose al tiro, specie perimetrale. Nel complesso questa sera è emersa forse la superiorità fisica e tecnica della squadra di coach Menduto che ha saputo restare unita anche nel momento di difficoltà sfruttando l’apporto di tutti i suoi interpreti. Nulla è ancora deciso ma l’Europa Ovini da adesso non ha più margine d’errore e domenica dovrà vincere gara 4 per sperare ancora nella qualificazione alla finale.
Salerno parte con una marcia in più tornando a far registrare le percentuali da capogiro dalla linea dei 6,75 (3/4) di tutta la serie soprattutto grazie ai pick and pop per liberare i lunghi sul perimetro come Visnjic (6) e Leggio (3). Il fattore campo sembra incidere molto in questi primi minuti di gioco con i teatini in assoluta difficoltà su entrambe le fasi. La manovra offensiva si rivela macchinosa e poco fluida (3 palle perse in attacco) ma soprattutto priva di idee tali da poter far saltare la difesa salernitana. Di conseguenza si ricorre troppo spesso al tiro perimetrale nella speranza di tenere il contatto. Ma dopo un avvio non esaltante al tiro con percentuali basse dall’arco (1/5), cambia qualcosa: Chieti inizia a segnare soprattutto con Gialloreto (8) che, con due bombe precedute da quella di Di Emidio, ristabilisce l’equilibrio in campo (19-18). Su questa striscia Salerno chiude comunque avanti seppur con vantaggio ridotto (26-22).
Sull’onda dell’entusiasmo l’Europa Ovini rientra nel secondo periodo con una verve ben diversa rispetto ai primi minuti piazzando un break (0-8) che costringe coach Menduto ad un timeout obbligatorio. L’inerzia del gioco si sposta tra le mani degli ospiti che trovano giovamento dalla panchina con Milojevic concreto sotto le plance e Meluzzi e Gialloreto che danno spettacolo dall’arco. I padroni di casa incassano il colpo dimostrando qualche difficoltà a trovare la via del ferro ma la crisi dura pochi minuti. Infatti basta uno 0/4 dal campo degli avversari per ridare fiducia a Tortù e compagni i quali piazzano un contro parziale (10-0) condito dalle triple di Leggio (2/2 da tre) e Czumbel (38-33 al 16’) tale da riportarli avanti. Da questo momento è puro dominio salernitano con i padroni di casa, sospinti da un monumentale Vinsjic (18), che tornano a viaggiare su percentuali molto simili a quelle di gara 1. Chieti sembra essere sempre in ritardo sulle chiusure. I cecchini entrano in striscia e il 50% da tre (11/22) si traduce in un solido vantaggio al termine della prima frazione (57-44).
Chieti esce dagli spogliatoi con un’altra faccia, di sicuro più concentrata ed i frutti sono subito evidenti dal tabellone che vede i teatini dimezzare il divario con Gialloreto sugli scudi sia come terminale offensivo sia come assistman. Ma se la terza frazione è stata la vera discriminante nel corso di questa serie al PalaTricalle, questa sera Salerno dimostra di aver appreso la lezione e di tenere botta al rientro imperioso degli avversari. Leggio (11) continua a fare tante piccole cose sotto canestro senza considerare il 3/4 dall’arco. L’Europa Ovini purtroppo registra alcuni giri a vuoto che interrompono la striscia positiva dei primi minuti del quarto e, seppur in difesa tenga a freno la Virtus, sciupa troppe occasioni per pensare di poter recuperare terreno. Anche in questa gara 3 la squadra di coach Coen palesa imprecisione al tiro perimetrale e se consideriamo invece le percentuali davvero ottime dei padroni di casa si riassume l’andamento della partita (71-60).
Lì dove le fredde cifre non arrivano, ci pensa il linguaggio del corpo a dire il reale stato delle due compagini in campo e lo stato d’animo in casa teatina certamente non è dei migliori. Nonostante gli sforzi per cercare di fare il colpo al PalaSilvestri, Chieti dà i primi segni di cedimento e di scoraggiamento per una serata in cui gli avversari hanno brillato particolarmente a dispetto degli ospiti costretti ad un prolungato inseguimento. Palle perse in attacco,la mancanza di comunicazione in difesa sui cambi che si traduce in canestri facili concessi ed incomprensioni a rimbalzo sono la fotografia della serata e mettono la parola fine su una gara controllata dal primo all’ultimo minuto con merito da parte degli uomini di coach Menduto che bissano il successo di martedì sera portandosi avanti nella serie (2-1) e che domenica si giocheranno il primo match point per staccare il pass per le finali (86-71).
Parziali: 26-22; 31-22; 14-16; 15-11
Virtus Arechi Salerno: Diomede 9 (1/2, 1/3, 4/5 tl), Maggio 4 (2/2), Sanna 8 (1/2, 2/6), Paci 4 (2/6), Visnjic 18 (2/2, 3/5, 5/6 tl), Leggio 13 (2/2, 3/5), Tortù 12 (6/8), Antonaci NE, Romano NE, Czumbel 9 (3/6), Villa 9 (2/2, 1/4, 2/2 tl), Corvo NE. Coach Menduto.
Rimbalzi O/D 34, 7+27 (Leggio, Visnjic 7), tiri da due 18/27 (67%), tiri da tre 13/37 (25%), tiri liberi 11/13 (85%)
Europa Ovini Chieti: Gialloreto 16 (2/2, 4/9), Di Carmine 8 (4/5), Di Emidio 9 (2/3, 1/3, 2/3 tl), Migliori 6 (2/5), Radonjic, Milojevic 3 (1/4, 1/2 tl), Gueye 7 (1/1, 1/5, 2/2), Staffieri 2 (1/2), Meluzzi 9 (3/6, 1/5). Coach Coen, Ass. Coach Perricci, Ass. Coach Cinquegrana.
Rimbalzi O/D 34, 9+25 (Gueye 6), tiri da due 21/35 (60%), tiri da tre 7/30 (23%), tiri liberi 8/10 (80%)