PESCARA ( 4-3-3): Fiorillo; Fiamozzi, Coda (32′ Campagnaro), Fornasier, Crescenzi; Brugman, Valzania, Coulibaly (50′ Machin); Capone, Pettinari, Mancuso (67′ Falco). A disposizione: Baiocco, Mazzotta, Balzano, Perrotta, Carraro, Yamga, Baez, Cocco. Allenatore: Giuseppe Pillon
BARI ( 4-3-3): Micai ; Anderson, Marrone, Gyomber, Balkovec; Basha (81′ Petriccione), Iocolano (71′ Tello), Henderson (62′ Busellato); Galano, Nenè, Cissè. A disposizione : Berardi, De Lucia, Conti, Sabelli, D’Elia, Cassani, Diakite, Empereur, Kozak, Brienza, Improta, Floro Flores, Andrada. Allenatore. Fabio Grosso
Reti: 22, Nené, 31’ Anderson, 47’ Mancuso, 93′ Pettinari
Arbitro : Pinzani di Empoli
Espulso: Campagnaro
Ammoniti: Campagnaro, Marrone, Fiamozzi, Nené, Petriccione
A caccia di conferme e di punti per scappare dalla zona retrocessione, Pillon affronta il Bari ricalcando il suo esordio con il Pescara: Capone, Pettinari Mancuso, contro il tridente Galano, Nené, Cissè targato Fabio Grosso. All’Adriatico l’aria è tesa e l’atmosfera è quella delle grandi sfide.
Avvio a ritmi bassi: il Pescara lamenta subito una strattonata in area su Coulibaly, ma non incassa il rigore e si mette sull’attendismo. Il momento buono è al 19’: Valzania palleggia con Capone, arrivano in area ma Capone conclude addosso a Marrone. La partita si sblocca al 22’: gran cross di Henderson dalla destra, Nenè salta più in alto di tutti e supera Fiorillo con un’incornata. 0-1. Il Pescara reagisce al 29’ con Mancuso, innescato da una serie di rimpalli, ma Micai blocca sicuro. Su un infortunio di Coda, costretto ad abbandonare il campo per Campagnaro, il raddoppio barese al 31’: Anderson vince il contrasto con il difensore, se ne va in percussione verso l’area di rigore e in diagonale beffa Fiorillo. 0-2. I padroni di casa non si scoraggiano e, in finire di frazione, Mancuso si divora l’occasione per accorciare: tutto solo in area, colpisce di testa malamente sul fondo.
Lo stesso Mancuso riesce a rifarsi dopo 2 minuti di ripresa: gran verticalizzazione di Valzania, controllo e tiro a incrociare che supera Micai. 1-2. Il secondo tempo e tutto un botta e risposta: Pettinari, al 52’, controllo e conclude magistralmente ma viene beffato da una deviazione. Busellato, al 65’, appena entrato, colpisce l’esterno del palo dopo un’azione corale. Un minuto più tardi, Capone riceve ottimamente da Machin sul limite ma calcia sul fondo. Al 73’ la doppia chance biancazzurra per pareggiare e un doppio miracolo di Micai, prima sull’acrobazia di Pettinari poi sulla ribattuta ravvicinata di Valzania. Forcing finale del Delfino, fronteggiato con le ruvide dai pugliesi, il nervosismo si alza e Campagnaro si becca il rosso all’89’: intervento diretto sui piedi di Cissé che vale il secondo giallo all’argentino. Ben 6 i minuti di recupero assegnati da Pinzani e il Pescara trova, al 3′, il pareggio: tocco delizioso di Machin su punizione, è un lancio che Pettinari raccoglie tra le maglie larghissime della difesa e con la puntina la manda sul palo e poi dentro. 2-2 finale.
La tenacia è sicuramente il valore aggiunto che il Pescara di Pillon mostra: impresa certo non facile quella di fare punti contro i biancorossi, e strapparne uno è un, seppur piccolissimo, passo più lontano dal baratro. La reazione della ripresa è uno dei segni più forti che si poteva dare alla piazza contestante: il Delfino sembra ancora vivo.