Dopo il rocambolesco pareggio di Padova per 2-2, il Pescara cercherà di rialzarsi nella difficile sfida interna di domani alle 15 all’Adriatico contro il Benevento dell’ex Bucchi.
La piazza attende di vedere come reagirà la squadra dopo la beffa dell’Euganeo: “Dopo la partita di Padova eravamo tutti arrabbiati, ma il giorno dopo avevamo già resettato tutto. Era capitato anche a noi di recuperare partite al 90′, e quindi non mi preoccupo, anche perché la squadra è in salute e sta bene. A Padova abbiamo fatto 89 minuti di alto livello, la squadra mi è piaciuta molto. Dobbiamo però imparare a chiudere le partite”, ha riferito oggi, nella conferenza stampa della vigilia, il trainer biancazzurro Pillon.
L’allenatore è più concentrato sull’avversario di domani: “Quella campana è la formazione più forte della B, più del Verona. In ogni caso ce la giochiamo, come abbiamo sempre fatto”, e non vuol sentir parlare di classifica e futuro: “Per capire chi siamo è ancora presto, vedremo alla fine del girone d’andata. Penseremo partita dopo partita, farò sempre così. Non è il momento di parlare di primo posto. Nel torneo cadetto si capirà chi lotta per qualcosa di importante ad aprile. Quest’anno, a maggior ragione, è un campionato più difficile”.
Nonostante i forfait di Capone e Antonucci, Pillon non derogherà dal 4-3-3: “Devo pensare se confermare Mancuso come riferimento offensivo. Ho ancora qualche ora di tempo per ragionarci. I giocatori del Benevento sono molto bravi a ripartire veloce, hanno qualità sulle fasce. Si chiudono molto bene e ripartono. Dovremo essere ordinati, anche quando facciamo noi la partita. La parola chiave è equilibrio. Mi spiace molto per Capone perché stava entrando in condizione. È stato penalizzato dal non aver fatto la preparazione con noi. È un giocatore che ci mancherà e sono molto dispiaciuto per lui. Ma ho molta fiducia nei miei. Brugman sta bene”. Previsto domani un buon pubblico All’Adriatico con la presenza di numerosi tifosi ospiti.
Capone fermo per 2 mesi
Christian Capone, uscito anzitempo nell’allenamento di ieri per un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia, ha riportato, come evidenziato dai primi esami strumentali effettuati, la sospetta frattura della base del quinto metatarso.
L’attaccante, Nazionale under 19, rischia due mesi di stop. Il 19enne di proprietà dell’Atalanta è rientrato stamattina a Bergamo per mettersi a disposizione della società nerazzurra, che deciderà luogo e modalità dell’operazione chirurgica a cui molto probabilmente l’atleta dovrà essere sottoposto dopo ulteriori controlli.