Salernitana (4-3-3): Radunovic; Perico (46’ Alex), Tuia, Bernardini, Vitale; Minala, Della Rocca (61’ Zito), Ricci; Pucino (76’ Rodriuguez), Bocalon, Sprocati. A disposizione: Adamonis, Mantovani, Schiavi, Asmah, Signorelli, Kiyine, Zito, Cicerelli, Di Roberto, Rossi. Allenatore: Alberto Bollini.
Pescara (4-3-3): Pigliacelli; Zampano, Coda, Perrotta, Mazzotta; Brugman, Proietti (46’ Carraro), Coulibaly (78’ Kanoute); Del Sole, Pettinari, Capone (69’ Benali). A disposizione: Fiorillo, Balzano, Crescenzi, Bovo, Brugman, Valzania, Baez, Cappelluzzo, Ganz. Allenatore: Zdenek Zeman.
Reti: 25’ Capone, 71’ Pettinari, 77’ Sprocati, 90′ Minala
Arbitro: Federico La Penna di Roma 1 (Dei Giudici-Colarossi/Massimi).
Ammoniti: Perico, Coulibaly, Tuia, Pettinari, Minala, Perrotta
A Salerno per cercare di riscattare la sbandata presa contro il Frosinone, Zeman cambia in attacco, con Capone al posto di Benali sulla sinistra, insieme a Pettinari e Del Sole, però conferma i centrali della difesa fin qui sbadata: Coda e Perrotta, ma sulla fascia destra preferisce Zampano nel ripetuto ballottaggio con Crescenzi. I granata di Bollini, ancora a secco di vittorie, si affidano a Bocalon, Sprocati e all’ex pescarese Pucino per infilarsi negli ormai tipici buchi biancazzurri.
Parte sbandando il Pescara, con un errore di Brugman sulla mediana che permette a Ricci di mandare in area Sprocati, retroguardia fuori piazzamento e Pigliacelli deve immolarsi dopo soli 40 secondi, deviando miracolosamente sul fondo. Primo assalto pescarese al 11’, sugli esiti di una punizione dalla trequarti: Brugman la mette dentro bassa dal fondo, Perrotta ci prova in inserimento con il tacco ma il portiere granata Radunovic la bracca a terra, subendo anche fallo. Il ritmo sale costantemente: i padroni di casa al 13’ tornano alla conclusione: Sprocati verticalizza rasoterra, Vitale danza sul pallone nella lunetta e salta Coda, si gira in area e spara la sfera poco più in alto della traversa. Occasione più ghiotta, però, capita a Pettinari al 16’: Brugman insiste e imposta bene con Mazzotta sulla sinistra, il cross teso sorprende e supera Radunovic ma il bomber biancazzurro, con la porta spalancata, la mette clamorosamente fuori di testa. Iniezione di coraggio per gli abruzzesi e, pochi istanti dopo, Del Sole ci prova con il sinistro a girare dai 30 metri, mancando l’incrocio dei pali di poco. Il match, però, si sblocca con la prima azione pescarese dalla destra: Zampano trova il varco e affonda per il traversone, la palla taglia tutta l’area sgombra e Capone, dal lato opposto, deve solo spingerla dentro per trovare la prima rete in maglia Pescara e lo 0-1. Il vantaggio attiva definitivamente l’attacco zemaniano e al 37’ Del Sole sfiora il raddoppio: ancora fraseggio nel settore di Zampano e l’attaccante juventino viene pescato da solo in area, dove cerca il mancino di precisione ma il portiere salernitano riesce a deviare in angolo con un tuffo alla base del palo, e all’intervallo si va con il vantaggio corto di un Pescara capace di rimettersi in carreggiata dopo l’avvio.
Ripresa con un cambio per parte: Carraro per l’infortunato Proietti nel Pescara, Alex per Perico nella Salernitana: Bollini mischia le carte per recuperare lo svantaggio. Subito pericolosi i granata al 49’: Vitale sfugge sulla destra per il traversone, Pigliacelli si tuffa per respingere e anticipare tutti. L’attaccante aggiunto non basta a cambiare la Salernitana e Bollini, allo scoccare dell’ora, butta dentro anche Zito, che ci mette 5 secondi per cercare la porta al limite, ma manca il bersaglio di un metro sciupando il servizio a sorpresa. Il Pescara sembra accusare uno scossone e, al 65’, Perrotta perde palla regalando la prateria sulla destra a Bocalon, da lui il servizio a Sprocati che infila Pigliacelli in uscita, ma sulla palla accorre proprio Perrotta: piede del difensore sulla linea, palo e la palla esce. Zeman allontana la paura tenendo l’attacco vivo, con Benali che sostituisce Capone, e il boemo trova la conferma nella scelta degli uomini: è il libico, appena entrato, a spiazzare la difesa granata facendo filtrare sulla sinistra per Brugman, che poi l’appoggia sul limite piccolo per il tiro a porta vuota di Pettinari che vale lo 0-2. Lo stesso Benali, due minuti dopo, si divora la rete personale quando viene lanciato in solitaria al duello con Radunovic, ma esagera nelle finte e si fa respingere la palla dal portiere. Bollini perde anche Pucino per infortunio e arrangia un maxi-attacco con Rodriguez negli ultimi 15 minuti. Nel peggior momento, al 77’, la Salernitana risorge con una magia balistica di Sprocati: rientro dalla sinistra e destro a giro da fuori area, la parabola è imprendibile per Pigliacelli ed è 1-2. I granata si ricompattano e lottano per il pari: palla pericolosa di Vitale, al 82’, davanti al portiere abruzzese, Rodriguez cerca la girata ravvicinata ma trova l’intercetto e poi la parata. Pettinari, sul rovescio di fronte, cerca il lucchetto con una bomba di lunghissima gittata, Radunovic non riesce a trattenerla, poi la salva in secondo intervento. Finale al cardiopalma: al 87’ Zito riesce a incunearsi dalla sinistra e spara secco in porta, ma Pigliacelli riesce a smanacciarla sopra la porta. Il forcing granata la spunta proprio al 90’: punizione di Vitale, muro di uomini che salta davanti al portiere, la palla scende verso il palo sinistro dove c’è Minala che la tocca di punta e trova il 2-2. Ben 4 i minuti di recupero, giocati quasi tutti a ridosso dell’area pescarese, e alla fine Zeman vede sfumare un’altra vittoria.