Verratti divorzia da Di Campli: il gufetto di Manoppello rompe col procuratore storico e passa al più contestato del panorama calcistico mondiale. Dietro c’è il Barcellona.
Il fenomeno calcistico abruzzese più grande di sempre, Marco Verratti, si mette nelle mani del “cattivo” del calciomercato. Il centrocampista di Manoppello ha ufficializzato ieri la fine del suo rapporto con lo storico procuratore Donato Di Campli, con questo tweet: “Comunico che con effetto immediato l’unica persona legittimata a rappresentare i miei interessi sportivi è il signor Mino Raiola. Ringrazio l’avvocato Donato Di Campli per l’egregio lavoro svolto sino ad oggi, rinnovandogli la mia profonda e immutata stima”.
I due abruzzesi erano legati a doppio filo fin dai primi passi di Verratti nel calcio: fu Di Campli a curarne gli interessi dagli esordi con le giovanili del Pescara fino all’approdo al Paris Saint German, passando per l’exploit con lo squadrone di Zeman nel 2012.
Ora, però, il PSG degli arabi continua a rifiutare le offerte milionarie del Barcellona per il giocatore, facendo arrivare Di Campli a pronunciare pubblicamente la frase: “Verratti prigioniero dell’emiro”. Proprio l’emiro Nasser Al-Khelaifi e la sua dirigenza hanno chiesto, quindi, al ragazzo di allontanarsi dal procuratore.
Così il divorzio e, per molti, l’azzardo di affidarsi a Mino Raiola, considerato nell’ambiente “il cattivo”, a causa delle forti speculazioni che inserisce nelle trattative di cessione degli atleti da lui curati: si veda il caso Pogba e, più recentemente, la trattativa che ha portato Donnarumma alla quasi rottura con il Milan.