Giulianova. 1 punto di penalizzazione e 6 mesi di squalifica al presidente Dario D’Agostino. Alla fine è anche andata bene al Giulianova calcio che rischiava ben 2 punti di penalizzazione per non aver ottemperato al pagamento degli stipendi e al versamento delle spettanze contributive ad alcuni giocatori che hanno però rescisso al contratto rinunciando a tutte le indennità.
L’avvocato Eduardo Chiacchio insomma alla fine è riuscito a far valere la tesi secondo cui non c’è stata alcuna malafede nell’operazione del sodalizio giuliese che scivola ora a quota 22 punti in classifica, restando sempre al quartultimo posto. Il Giulianova era già stato penalizzato in 1 punto circa 2 mesi fa per aver provveduto al pagamento delle somme, sì nel giorno della scadenza (15 novembre per stipendi e contributi del trimestre luglio-agosto) ma con una valuta ritardata di 3 giorni. L’avvocato Chiacchio ha annunciato intanto che farà ricorso in appello alla Corte Federale per la cancellazione del punto di penalizzazione.
La Commissione Disciplinare Nazionale ha penalizzato anche altre squadre del girone B della Seconda Divisione. 1 punto è stato tolto alla capolista Carpi per non aver pagato lo stipendio ad un giocatore che a dicembre aveva rescisso il contratto rinunciando alle spettanze. La formazione emiliana, nella cui fila milita l’ex attaccante giallorosso Beppe Giglio, resta sempre in vetta ma con 54 punti, ora appena 2 in più della Carrarese, prossimo avversario dell’undici allenato da Pino Di Meo. Altri 2 punti sono stati tolti alla Sangiovannese che da 21 passa a 19 (terzultimo posto), 9 in più del fanalino di coda Villacidrese e 1 in più rispetto al Fano.
Caso clamoroso è quello del Pomezia, formazione che milita nel girone C della Seconda Divisione. E’ stato penalizzato di ben 15 punti (6 erano stati tolti in precedenza). Dai 25 che ne aveva sino a ieri passa ora a quota 10, con la salvezza comunque in tasca vista la situazione del Catanzaro. La Commissione Disciplinare ha scoperto che la società del Pomezia ha presentato documentazione falsa per la domanda di ripescaggio in Seconda Divisione. Il presidente del sodalizio laziale è stato squalificato per un anno e mezzo. Il Pomezia dunque non avrebbe avuto alcun titolo per il ripescaggio che ha ottenuto a scapito sicuramente di una società che ne aveva diritto. E il presidente della Lega Pro Mario Macalli dov’era nel frattempo?
Lino Nazionale