Il Teramo farà ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Lo annuncia la società con un comunicato ufficiale a firma dell’avvocato Cerulli Irelli.
“La sentenza della Corte federale d’appello è profondamente ingiusta laddove conferma il coinvolgimento del presidente Luciano Campitelli nell’illecito sportivo e perciò la responsabilità diretta della società – si legge – L’estraneità del presidente è stata dimostrata con solidi argomenti e non smentita da argomenti contrari. Ma la Corte ha ignorato completamente ogni argomentazione e ha ribadito la responsabilità diretta con l’intento di privare il Teramo calcio della serie B appena conquistata e aprendo le porte all’Ascoli che anzichè vincere sul campo preferisce vincere con le carte bollate”.
“Procederemo immediatamente al ricorso davanti al Collegio di Garanzia del C.O.N.I. chiedendo la riforma dell’ingiusta sentenza e l’urgente sospensione dei suoi effetti. Confidiamo nella giustizia e nella competenza del massimo organo sportivo indipendente e sovrano”.
E’ bene ricordare che il Collegio di Garanzia del Coni non può entrare nel merito della sentenza di secondo grado.
La società biancorossa farà istanza cautelare per chiedere la sospensione dei campionati
Nel frattempo il consiglio federale non ha deciso in quale girone di Lega Pro dirottare il Teramo (quello centrale molto probabilmente). La Lega Pro attende ulteriori informazioni dalla Figc, anche in merito all’eventuale rinvio della prima giornata di campionato per le società neo ammesse. A prendere il posto della Torres, in teoria nel girone B, sarà la Pro Patria. Il Savona andrà a questo a punto a finire nel girone A, mente Catania, Messina e Monopoli nel girone sud.
Per Teramo, Catania, Ascoli, Entella, Vigor Lamezia, Torres e Monopoli la finestra di mercato resterà aperta fino al 20 settembre. Ascoli ed Entella sono state ufficialmente ripescate in serie B.
Salvo accoglimento ricorso Seregno che potrebbe portare la Lega Pro a 60 squadre giovedì prossimo davanti al Collegio di Garanzia.