Pescara (4-4-2): Fiorillo, Rossi, Salamon, Zuparic, Zampano, Bjarnason, Memushaj, Selasi (42’ Brugman), Politano (74’ Caprari), Sansovini (81’ Gessa), Melchiorri. In panchina: Aldegani, Pucino, Boldor, Abecasis, Paolucci, Pettinari. Allenatore: Marco Baroni.
Crotone (4-3-3): Cordaz, Zampano, Claiton (73’ Gigli), Ferrari, Martella, Maiello, Matute (80’ Padovan), Dezi, Ciano, Torregrossa, Stoian (61’ Ricci). In panchina: Stojanovic, Balasa, Galardo, Saba, De Giorgio, Rabusic. Allenatore: Massimo Drago.
Reti: 50’ Memushaj (rig.), 58’ Ciano, 78’ Sansovini
Arbitro: Riccardo Ros di Pordenone (Calò/Ceccarrelli)
Espulso: Bjarnason
Ammoniti: Maiello, Matute,Bjarnason, Brugman, Memushaj, Dezi
Dopo la goleada di Chiavari, Baroni ha subito l’occasione per chiedere conferma al suo Pescara: nel turno infrasettimanale, all’Adriatico arriva il fanalino di coda Crotone e il tecnico biancazzurro schiera in blocco l’undici che ha trionfato in casa dell’Entella, affidandolo alla guida di quel marco Marco Sansovini capace di raccogliere 6 punti con 4 reti consecutive in 2 gare.
Chi si aspettava le ali spiegate dell’entusiasmo, però, deve ricredersi: è il Crotone a dettare legge e nella prima mezzora la difesa di casa balla su note da thriller: Torregrossa e Dezi vanno facile alla conclusione di testa ma non inquadrano lo specchio. Il Delfino ci mette 25’ minuti per toccare la prima palla in avanti: è Politano, lanciato lungo dalla mediana, a cercare per primo la porta calabrese con un sinistro dal limite dell’area che sfila di poco sul fondo incrociando in diagonale davanti al portiere Cordaz. Molte di più e molto più pericolose le azioni crotonesi: al 28’ Stoian scappa sulla sinistra fino alla linea di fondo per il suggerimento a Matute che, avvantaggiato dal liscio dei centrali difensivi, ha spazio e libertà per controllare e invece spara clamorosamente alto dai 6 metri. Tanta paura sveglia ulteriormente i biancazzurri, che solo al 29’ riescono ad avvicinarsi all’area ospite palla al piede ma la percussione di Memushaj viene fermata dal brusco fallo di Maiello; ne viene fuori un’ottima occasione per Politano, che batte dai 25 metri una pregevole punizione a girare sopra la barriera ma Cordaz vola a salvare l’incrocio dei pali deviando sul fondo. L’estremo difensore rossoblu si esalta doppiamente un minuto dopo: Melchiorri riesce ad arrivare al tiro ma Cordaz lo mura, la ribattuta finisce sui piedi di Memushaj che può ribadire a rete ma Cordaz si oppone ancora con un riflesso felino. Altrettanto miracoloso l’intervento di Rossi, al 41’, che si immola in scivolata alla conclusione di Stoian da ottima posizione, l’ennesima sortita della squadra di Drago che chiude il primo tempo con il vantaggio “ai punti”. Baroni, invece, incassa anche l’infortunio di Selasi che viene rilevato anzitempo da Brugman.
E come nella boxe, dopo un round alle corde il Pescara apre il secondo al contrattacco: Melchiorri entra in area dal lato corto sinistro a suon di finte e controfinte e crossa al centro per Bjarnason al 5’st, ma l’islandese viene cinturato da Ferrari sul limite dell’area piccola e Ros fischia il rigore; Va Memushaj sul dischetto e trasforma con un tiro secco all’angolino basso a sinistra spiazzando Cordaz. 1-0. Non si fa però chiudere all’angolino la formazione calabra e al 13’st colpisce il Delfino al fianco destro con Stoian che lancia Martella per il traversone basso che trova Ciano libero sul dischetto di calciare con il piattone un rigore in movimento, Fiorillo si ritrova vulnerabile a causa del buco difensivo e non riesce ad opporsi al pareggio. 1-1. L’ingresso di Brugman rimette quantomeno i biancazzurri a centro ring, Baroni lo sostiene con Caprari, in luogo di un astratto Politano, ma ormai il Pescara sa qual è il santo a quale votarsi: ci pensa Sansovini, con un tocco magico al 33’st, a mandare il Delfino in vantaggio: sinistro di velluto dal vertice destro dell’area che scavalca la difesa schierata e rientra a filo del palo lontano, vanificando il volo disperato di Cordaz. 2-1. Per tenere aperte le speranze degli ospiti, Bjarnason si fa ammonire una volta di troppo e il Pescara resta in dieci a difendere il vantaggio negli ultimi dieci minuti. E’ di Melchiorri, in extended time, il tocco che salva il Pescara: la punta pescarese evita il 2-2 proprio sulla linea della porta di Fiorillo, battuto sull’11 calcio d’angolo battuto dal Crotone.
E’ un tris quello del Pescara che, dopo una serie poco felice, infila tre vittorie consecutive, tutte con il pesante sigillo del Sindaco Sansovini. Dopo l’eurogoal che ha stroncato il Catania e la tripletta di Chiavari, l’attaccante rientrato in biancazzurro a gennaio ha capitalizzato l’unica palla toccata stasera annullando la costante sofferenza patita dal Pescara. Un ottimo paravento per Baroni che non scampa dalle critiche per la scarsa concretezza mostrata dagli altri dieci schierati in campo.