Uno a zero a meno di tre minuti dal termine di una finale tiratissima ed equilibratissima. La firma è di un campione del mondo: Leandro Cuzzolino su punizione buca Miarelli e regala alla squadra della famiglia Barbarossa la seconda Coppa Italia consecutiva, la terza della storia del club. Non è un gol casuale, ma dietro ha tanto da raccontare e tanti significati.
E’ il nono titolo in bacheca: 3 Coppe Italia, 2 Supercoppe, una Winter Cup, uno Scudetto e altri 2 scudetti giovanili. “Non era facile confermarsi, avevamo tanta pressione addosso, l’effetto sorpresa di un anno fa non c’era più. Servivano tre partite pazienti, intelligenti, intense: le abbiamo giocate, ed è arrivato quest’altro titolo”, ha detto a fine partita il coach Tino Pérez, quarto trionfo in poco più di un anno sulla panchina nerazzurra..
La partita comincia con il freno tirato, e ci mancherebbe. Un errore può decidere tutto e in campo la palla scotta. I ragazzi di Pérez la addomesticano e la accarezzano il più possibile, per trovare confidenza ed accendere la serata. Al 4’ comincia a provarci Lukaian, l’eroe della semifinale. La sua punizione dal limite, però, sbatte su Honorio. Risponde Canal al 6’ con la punta centrale bloccata da Mammarella. Schermaglie che fanno da antipasto alle portate principali.
La seconda metà del tempo si apre con un tris di occasioni: all’11’ suola di Calderolli, sinistro di Coco: alto. Ancora AeS: sinistro di Cuzzolino su punizione, Miarelli respinge con i pugni. Lukaian alza l’asticella: cucchiaio per aprire a Murilo l’autostrada sulla destra, il piatto del capitano è calibrato male. Al 15’ Coco disegna per Lima, inserimento sul primo palo e tocco angolato, palla fuori di un nulla. Taborda al 16’ al volo non centra lo specchio: è l’ultimo segno di presenza del Pesaro dalle parti di Mammarella prima dell’intervallo.
Dopo 40’’ Lima calcia in girata e Miarelli para. Un minuto dopo tocca a Borruto e Taborda in sequenza ravvicinata, gli argentini del Pesaro non trovano la porta. Molto più pericoloso al 5’ il tiro di Canal che colpisce Fortini, improvvisatosi difensore per Pérez. Deve esaltarsi Mammarella qualche istante dopo sull’accelerazione di Marcelinho da destra al centro. Super Stefano ci mette il corpo anche al 9’ su Borruto, lesto a intercettare una palla vagante al limite dell’area. E’ un momento buono per i pesaresi, ancora insidiosi con Borruto dalla distanza prima del 10’.
Pesaro cerca di più la porta, ma Mammarella risponde ancora picche al 13’ su Taborda e Marcelinho. Pérez ha bisogno di freschezza e getta Jonas nella mischia a 7’ dalla sirena. Calderolli in diagonale subito pericoloso, poi Murilo guarda Miarelli negli occhi, ma il portiere marchigiano la allontana dall’incrocio con prontezza.
Lo stallo è totale. Ci vuole un episodio. La punizione in attacco è la soluzione ideale. Arrivaal 17’. Lukaian finta il tiro, Cuzzolino lo segue dietro ed è chirurgico con il sinistro: 1-0. Subito Taborda portiere di movimento per Colini. Palo di Honorio ad un minuto dalla fine. Ma è finita. E’ storia. Ancora a tinte nerazzurre.
ACQUAESAPONE UNIGROSS: Mammarella, Ercolessi, Lima, Iervolino, Marrazzo, Cuzzolino, Murilo, Calderolli, Lukaian, De Oliveira, Fiuza, Casassa, Coco Wellington, Jonas. All. Pérez.
PESARO: Miarelli, Del Grosso, Tonidandel, Caputo, Fortini, Honorio, Borruto, Canal, Taborda, Polidori, Mateus, Borea, Marcelinho, Guennounna. All. Colini.
ARBITRI: Malfer di Rovereto, Pezzuto di Lecce, Curzi di Jesi, crono Di Nicola di Pescara.
MARCATORI: nel s.t. 17’10’’ Cuzzolino (A).
NOTE: ammoniti Marcelinho (P), Taborda (P), De Oliveira (A), Borruto (P).