Ieri infatti, la corte aquilana ha accolto tutte le istanze presentate da Iannascoli, dando all’ex amministratore delegato e oggi socio di minoranza ragione nella diatriba legale in corso da anni con l’attuale presidente Sebastiani.
Il club biancazzurro, però, ha tenuto a precisare la propria posizione con un comunicato stampa, che riportiamo integralmente. (Ogni riferimento alla Cimmav Srl è da intendersi all’indirizzo di Iannascoli, Ndr.)
Fermo restando l’assenza di qualsivoglia responsabilità da parte degli amministratori della Delfino Pescara 1936 SpA, come già accertato, in via definitiva e in doppio grado di giudizio, con il rigetto delle azioni all’epoca proposte dalla Cimmav Srl, prendiamo atto della decisione adottata dal Tribunale di L’Aquila, relativa al bilancio di esercizio al 30 giugno 2016, rendendoci disponibili ad assumere ogni iniziativa di legge qualora, a seguito del gravame, dovesse divenire definitiva.
Per altro verso dobbiamo valorizzare l’accertamento di legittimità contenuto in sentenza rispetto a diversi profili contestati da Cimmav Srl.
In ogni caso la presunta non conformità “ai precetti normativi” e quindi la presunta illiceità del bilancio confligge con quanto affermato dal socio Cimmav Srl nel proprio bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 ove si legge testualmente “gli amministratori ( di Delfino Pescara 1936 SpA) hanno predisposto concreti programmi tesi al recupero nel breve periodo dell’equilibrio economico e finanziario” ed in quello al 31 dicembre 2017, ove si legge testualmente “la Società Delfino Pescara 1936 SpA ha rappresentato nel proprio bilancio chiuso alla data del 30 giugno 2018 un utile netto pari a euro 4.641.953, pertanto, non si è provveduto alla svalutazione del valore della suddetta partecipazione in quanto si reputa che la stessa rappresenti un investimento duraturo e strategico ed i valori di bilancio e di mercato ne attestano il mantenimento di valore”.
Cimmav Srl che, alla data del 16 ottobre 2020, non ha ancora depositato neanche il bilancio al 31 dicembre 2018.
LA Delfino Pescara 1936, alla luce della decisione adottata dal Tribunale di L’Aquila si dichiara tranquilla poiché, anche in merito alle voci contestate nella forma, la Società ha dimostrato con i bilanci successivi l’assoluta veridicità di quanto deliberato soprattutto sulla voce delle imposte ad oggi pienamente recuperate.