Si riforma così a Teramo una coppia maestro/allievo che ha fatto molto bene nelle Marche: “La presenza di coach Gabrielli è stato un fattore importante nella mia scelta. Con lui mi sono trovato bene a Senigallia e riaverlo a Teramo sarà di certo un valore aggiunto in questa mia nuova esperienza. Essere invitato a far parte della squadra di una piazza importante come Teramo – queste le prime dichiarazioni di Lorenzo Calbini da neo biancorosso – è un onore e un piacere. Qui c’è stata la Serie A per tanti anni e non vedo l’ora di poter dare il mio contributo alla squadra per far alzare ancora di più il livello di entusiasmo dei sostenitori biancorossi. So inoltre che c’è un bel gruppo di tifosi che segue sempre la squadra anche in trasferta e questa cosa mi piace molto”.
E di poter allenare nuovamente Calbini è soddisfatto anche coach Andrea Gabrielli: “Sono contento che Lorenzo abbia deciso di abbracciare il progetto di Teramo. Nonostante la sua giovane età, e in particolar modo nella seconda parte dell’ultima stagione (tra regular season e post season la media punti di Calbini è salita da 5 punti a gara a 12,5 punti per partita. ndi), ha fatto molto bene – così l’allenatore della Teramo a Spicchi introduce il talentuoso esterno -, disputando fra l’altro degli ottimi playoff. Può ricoprire due ruoli, giocando sia da guardia che da playmaker. In attacco ha diverse soluzioni mentre in difesa può marcare più di una tipologia di avversario. Non per mettere eccessiva pressione, ma mi aspetto da lui un altro passo in avanti rispetto a quanto di buono ha già fatto vedere nell’ultimo campionato di Serie B giocato a Senigallia”.
Un futuro promettente si apre quindi a Teramo per il prodotto delle giovanili della VL Pesaro, squadra con la quale vanta anche alcuni minuti di gioco in Serie A e una finale nazionale U15. Un percorso che segue le orme di Paolo Calbini, padre di Lorenzo, ora allenatore ma in passato membro della mitica Scavolini campione d’Italia nel 1990 (per intendersi, quella dei vari Darwin Cook, Darren Daye, Walter Magnifico, Ario Costa, Andrea Gracis, etc., allenata da Sergio Scariolo): “Praticamente sono cresciuto con il pallone in mano – chiude Calbini –, fra i palazzetti di tutt’Italia. Seguivo sempre mio padre quando giocava e non è stato difficile per me scegliere il basket come sport da praticare. Papà ha tantissima esperienza e mi fido tanto dei suoi consigli seppur come giocatore sono diverso da lui. Innanzitutto per taglia fisica dato che sono più alto di una decina di centimetri. E poi lui era più play nel senso classico di organizzatore del gioco mentre io ho più caratteristiche da guardia che sa anche giocare da play”.
E a proposito di caratteristiche tecniche, ecco come si descrive il nuovo giocatore della Rennova Teramo: “La penetrazione e l’arresto e tiro sono di certo le mie caratteristiche principali in attacco ma sto lavorando tantissimo per migliorare la tecnica di tiro dall’arco. In difesa ho buona attitudine e ho visto nell’ultima stagione in Serie B che posso dare fastidio a diversi attaccanti in questo fondamentale”.