Coach Rajola propone lo stesso quintetto di partenza che aveva proposto in n Gara 1, ovvero quello composto da Caverni, Leonzio, Potì, Capitanelli e Micevic. Big cap roimpe il ghiaccio del match con un 2/2 dalla lunetta, prologo di una transizione condotta da Caverni e chiusa con un sottomano di Potì. Una bomba di Leonzio ed un nuovo contropiede sull’asse Caverni-Leonzio chiude il parziale di 9-0 che induce la panchina di Nardò a chiamare il primo break. Esattamente come 48 ore prima, l’Amatori è partita forte. Al rientro in campo Zampolli prova a guidare la riscossa granata e riesce nel suo intento. Dopo 6’30” i salentini si ritrovano a -1 (16-15) ma è ancora un Leonzio dalla mano rovente a firmare la sua terza tripla nel primo tempino. Rajola getta nella mischia Carpanzano e Serafini, quest’ultimo reduce dalla doppia doppia di Gara 1 (14 punti e 12 rimbalzi), per Caverni e Micevic. Nel finale connotato dal testa a testa (sorpasso ospite con Provenzano, controsorpasso pescarese con un gioco da tre punti di Serafini) c’è spazio anche per Pedrazzani. Il parziale, però, si chiude in parità, 22-22.
Il secondo quarto si apre con Gay in campo per Potì e con il nuovo vantaggio Amatori, firmato da Pedrazzani, subito vanificato da un piazzato di Drigo. Carpanzano dall’arco conferma l’inizio positivo dei suoi dai 6.75, ma anche Nardò – come testimonia Provenzano – sembra in serata dalla lunga distanza. A metà parziale si è in perfetto equilibrio (29 pari) e allora ci pensa Micevic con 5 punti personali in rapida successione a far rimettere la testa avanti a Pescara. Il divario non viene colmato e all’intervallo si va sul punteggio di 43-38.
Pronti via e c’è il nuovo vantaggio granata: Drigo apre la terza frazione con tre triple impossibili che determinano il sorpasso ospite. L’ex è caldissimo e Rajola chiama il timeout per aggiustare le marcature e e ridare fluidità del gioco offensivo. Come in Gara 1, anche stasera l’Amatori soffre il quintetto alto di coach Quarta ma quando può giocare in velocità riesce ad andare a canestro con relativa facilità. Quattro punti di Big Cap determinano dopo 4′ il nuovo cambio di leader, suggellato da una bomba di Potì in un tripudio biancorosso (52-47). Un monumentale Capitanelli, con alcune ottime giocate sia difensive sia offensive, diventa il protagonista dell’ultimo scorcio del tempino che si chiude sul 59-53.
La grande intensità vista nei primi 30 minuti non manca nemmeno nell’ultimo quarto. Dopo 1′ Pescara va sul +9 ma Nardò non molla nonostante un Big Cap che continua nel suo personale show. Caverni abbandona la contesa a metà quarto causa quinto fallo personale ma ci pensa dall’arco Leonzio a piazzare due bombe davvero importanti in un momento topico della gara, con Nardò an spingere forte sull’acceleratore per accorciare. Un nuovo break pescarese porta il gap a 11 lunghezze di distanza (78-67) con 2’30” ancora da giocare. Ma il solco scavato è incolmabile, una schiacciata in contropiede di Big Cap mette il punto esclamativo sulla vittoria di Pescara.
Adesso la serie si sposta in Salento. Gara3 è in programma venerdì 17 maggio alle ore 20:30; anche l’eventuale Gara 4 si terrà al Pala “Andrea Pasca” di Nardò.